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Editoriale Milan – Max, ‘Nemo propheta in patria’
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11 anni agoon
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RedazioneNiente da fare, nemmeno questa volta. Dopo aver steccato la prima sulla panchina del Cagliari (finì 0-0), Massimiliano Allegri non riesce ad espugnare la fortezza amaranto neanche da rossonero. Ancora un pareggio, questa volta 2-2, che non lascia dubbi sul fatto che Acciuga (questo il suo soprannome tra gli amici concittadini ) non riesca proprio ad essere un profeta in patria.
Proprio lui, livornese di scoglio, si incaglia con la sua nave sul promontorio toscano e rischia di compromettere già in partenza il tentativo di clamorosa ‘remuntada’ verso la zona che vale l’Europa. L’aria di casa non è propizia per Max, che si lascia andare alle sirene dei ricordi e della nostalgia, perdendo la presa sul timone e uscendo dalla rotta della vittoria: il pareggio dell’Ardenza è figlio anche delle scelte azzardate del condottiero rossonero (la difesa non convince, Niang è un punto interrogativo e Gabriel non sembra francamente pronto per rivestire il ruolo di titolare), oltre che della mancanza di concentrazione che, dall’inizio dell’anno, si abbatte sui calciatori del Diavolo.
Ora per Max è necessario issare di nuovo le vele e ripartire alla volta di porti più facili da espugnare, sfruttando la ferocia e la grinta del pirata Balotelli, predatore spietato e impassibile. Urge un ripasso delle norme di navigazione, la regata è quasi al giro di boa e i capofila sono sempre più distanti…
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