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Editoriale Fiorentina – Vittoria a singhiozzo
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11 anni agoon
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RedazioneUna partita al cardiopalma quella del Franchi, dove Fiorentina e Verona hanno dato spettacolo. La gara si è conclusa 4-3 per i padroni di casa, ma già a fine primo tempo il risultato era sul 3-2. È stato il festival del goal, ma anche degli errori delle difese e dei portieri, in una serata dell’amarcord in casa viola: erano presenti Pepito Rossi (il presente), Luca Toni (il recente passato) e Gabriel Omar Batistuta sulle tribune, il più grande centravanti visto da queste parti.
Vincenzo Montella è tornato al 4-3-3, con Rossi unica punta, Cuadrado e Joaquin a fianco e Borja Valero, autore di una doppietta, in veste di incursore e uomo assist. Il capitano ha offerto, ancora un volta, una prestazione magistrale ed è lui il vero leader della squadra. Squadra che, però, non sembra mai guarire dai soliti vizi.
Il primo è il poco cinismo davanti alla porta. Le 4 reti realizzate mentono sull’efficacia del reparto offensivo: con Rossi non in serata (a parte il rigore realizzato), gli unici a salvarsi sono stati Borja Valero e un ritrovato Juan Manuel Vargas autore del 3-2. Per il resto è stata la fiera del goal sbagliato, con i vari Ambrosini, Joaquin e Cuadrado poco lucidi.
Il secondo problema si chiama difesa. Gonzalo Rodriguez ha un ottimo piede per impostare l’azione ed è bravo quando c’è da colpire di testa nell’area di rigore altrui. Ma nel suo ruolo, quello di difensore, commette errore da dilettante. Spesso si fa sorprendere sulla marcatura di testa e non sa guidare il suo reparto. In più, la difesa stessa non sembra ben supportata dal centrocampo: le dimostrazioni vengono dalle 3 reti prese ieri, 2 su tiri da fuori (Iturbe e Jorginho), 1 (Romulo) è stata una ribattuta dopo un altro tiro da fuori area. Con Neto spesso balbettante, poi, si completa un quadro disastroso, che non offre mai ai tifosi fiorentini la certezza di una gara da portare a casa in maniera tranquilla.
Tra i tanti segnali negativi, però, si scorge anche l’aspetto positivo di una squadra che sa reagire, in palla, consapevole di dover lottare fino alla fine per raggiungere il tanto ambito traguardo del terzo posto, distante 4 punti. A tal proposito, urgono rinforzi in previsione del mercato di riparazione invernale. Il portiere mai arrivato questa estate e almeno un difensore, che sia anche il leader di una fase, quella difensiva, troppo spesso arrancante. Infine, la Fiorentina aspetta il ritorno di Mario Gomez, quell’uomo d’area che sappia mettere la firma sul tabellino dei marcatori: Pepito Rossi da solo, infatti, sembra non bastare più.
Giacomo Pratali
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