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Editoriale Palermo – Vittoria col brivido per la zona A
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11 anni agoon
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RedazioneIl Palermo ha rischiato di farsi sfuggire l’opportunità di rilanciarsi in classifica sfruttando il mezzo passo falso interno della capolista Empoli e la sconfitta del Lanciano. Dopo avere vanificato nel turno precedente la ghiottissima occasione di tentare la fuga grazie al doppio turno casalingo offertogli dal calendario, anche sabato ha penato oltremisura prima di tornare in extremis alla vittoria.
La partita con il Novara sembrava incanalata nel segno di quella col Latina, vantaggio e recupero degli ospiti nelle uniche azioni pericolose dell’incontro. I piemontesi tuttavia, neoretrocessi come i rosanero, possiedono un tasso tecnico superiore ai laziali e quindi hanno concesso spazi al Palermo, che non a caso per tutto il secondo tempo si è reso pericoloso, costringendo il portiere ospite agli straordinari, colpendo un palo e legittimando ampiamente alla fine il successo col gol liberatorio di Belotti.
Andrea Belotti è senza dubbio la più lieta conferma di giornata. Il centravanti dell’Under 21 continua a stupire. Ha segnato una bella doppietta, inaugurata da un euro gol fantastico. Ribadisce forza, tecnica, determinazione e soprattutto personalità da vendere. Bene così.
Iachini l’aveva riproposto in coppia con Lafferty, lasciando fuori Hernandez, e mischiando un po’ le carte evidentemente insoddisfatto delle risposte dei suoi nell’incontro precedente. L’irlandese è apparso sottotono e nervoso, lasciando il posto all’uruguagio, al contrario mostratosi più presente e vivace del solito. Stevanovic, proposto come esterno basso al posto dei fin qui insoddisfacenti Pisano e Morganella, con l’intento esclusivo d’offendere, non ha spinto come doveva, non ha creato superiorità e soltanto alla fine s’è reso in qualche modo efficace coronando la sua prestazione col cross decisivo. Bacinovic conferma una lenta crescita, condita anche dalla ricerca del gol con qualche tiro da fuori meritevole di maggior fortuna.
La vittoriosa ripresa del cammino verso la vetta copre col suo manto glorioso, ma non cancella, alcune magagne che si sono presentate e che non è saggio sottovalutare.
La difesa innanzi tutto. Per la terza volta di fila incassa un gol fotocopia, francamente incomprensibile. I centrali si aprono davanti all’avversario che s’infila e s’invola verso il portiere, castigandolo facilmente. Non si può neppure considerarla un’azione di contropiede perché la retroguardia rosa è in superiorità numerica. Ed è una difesa a tre, ben presidiata, in teoria: incredibile. Cambiando i protagonisti il prodotto non cambia, poiché il responsabile precedente (Milanovic) è stato sostituito anche nella cappellata di giornata dal subentrante (Terzi). E in tutto questo Ujikani resta a guardare ed incassa la terza rete in due partite, malgrado resti per i 90’ quasi inoperoso: delle due l’una, ripeto, o è sfortunato o, più probabilmente, non sa dirigere la difesa con sufficiente nerbo e personalità. Che ci voleva a gridare ai compagni di stringere sull’avversario avanzante?
Certi errori non sono ammissibili per chi vuole vincere il campionato. E già alla prossima, nel big-match col Lanciano, non dovranno assolutamente riproporsi.
Antonino Pavone (www antoninopavone it)
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