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PAGELLE – Genoa-Torino: Perin spettacolare, a un Cerci Mondiale manca solo il gol
Published
11 anni agoon
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RedazioneGenoa, 3-4-3
Perin: è il portiere più in forma del campionato e lo dimostra con quattro interventi provvidenziali su Immobile e Cerci. Non può nulla sul gol di Farnerud vista la barriera umana d’innanzi a lui, ma quanto è bravo questo portiere. Un tesoro per Gasperini. Voto 8
Antonini: conferma il buon periodo con un’altra grande prestazione, cresce esponenzialmente nel secondo tempo quando si rende anche protagonista di un intervento (provvidenziale) in scivolata su Cerci davanti al portiere. Chiude la gara coi crampi. Encomiabile. Voto 7
Portanova: come sempre è il baluardo della retroguardia del Grifone, è il capitano morale della squadra. Nel gol subito non ha colpe ma poteva incitare i suoi compagni di reparto nell’accorciare su Farnerud. Va in tilt quando Immobile gli scappa via, concede qualche fallo di troppo. Voto 6
Marchese: con l’assenza di Manfredini scala al centro-sinistra della difesa, c’è da aggiustare qualcosa prima di poter parlare di esperimento riuscito. Meglio in fase offensiva. Voto 6
Vrsaljko: si propone sempre sulla sua corsia e con grande facilità arriva al cross, davanti a lui Centurion gioca in maniera anarchica e di questo il giovane croato ne risente. Senza spalla. Nella ripresa colpisce un palo clamoroso con un grande tiro a giro da fuori area. Voto 6,5
Biondini: non bene nel primo tempo quando manca la sua gamba in mezzo al campo, El Kaddouri gli gioca in costante marcatura e non riesce a liberarsi. Poi nella ripresa cresce talmente tanto che trova il gol del pareggio dopo aver seguito l’azione centrale di Fetfatzidis. Voto 6,5
Matuzalem: confermatissimo il brasiliano nel duplice ruolo di rubapalloni e regista. Gasperini si fida di “Matu” e lui lo ripaga con la solita gara ordinata. Cala a fine gara quando le energie si fanno sempre meno, dovrebbe migliorare atleticamente. Voto 6,5
Antonelli: rispetto alla gara col Milan agisce venti metri più indietro. Dà l’impressione di essere più coinvolto nella manovra rossoblù anche se non crossa mai, bravo a tamponare – per quel che può – uno straripante Cerci. Esce per giramenti di testa dopo aver preso una pallonata terribile al volto da Farnerud. Voto 6 (dal 43’ del 2t Gamberini: poco tempo per ritagliarsi uno spazio. sv)
Centurion: all’ultimo vince il ballottaggio con Fetfatzidis, è vivace ma per incidere dovrebbe avere più minuti sulle gambe. Il dribbling è la sua dote migliore, stringe la sua posizione per essere servito fra le linee: non ascolta i consigli di Gasperini e viene tolto nell’intervallo per disperazione. Voto 4 (dal 1’ del 2t Fetfatzidis: ci voleva il greco e la sua velocità di piede per spaccare a metà il centrocampo granata, punta Vives che è ammonito e serve a Biondini la palla d’oro da spingere in rete. Cambio azzeccato. Voto 7)
Gilardino: in queste partite, dove ogni cross è come una preghiera, il suo colpo di testa servirebbe come manna dal cielo. Abbandonato nell’aridità dell’attacco rossoblù. Voto 5 (dal 39’ del 2t Calaiò: torna dopo un infortunio di un mese, Gasperini lo vede tonico e gli fa riassaporare il profumo del campo. sv)
Kucka: il ritorno del carrarmato. Il Grifone ha sentito parecchio l’assenza della fisicità dello slovacco in questo ruolo di esterno alto atipico per le sue caratteristiche: bravo nel ruolo d’interdizione. Voto 6
Torino, 3-4-3
Padelli: la cosa più grave che gli capita nel primo tempo sono i dolori di pancia. Nessun pericolo dal punto di vista calcistico. Si piega alle fitte dopo il palo di Vrsaljko. Voto 6 (dal 7’ del 2t Gomis: il primo incoraggiamento arriva da Perin, collega rivale in questa sfida. Non dà l’impressione di saperci fare coi piedi, incolpevole sul gol. Voto 6)
Glick: solido e roccioso come Ventura gli chiede, ha una leggerezza che costa caro quando Biondini gli scappa alle spalle. Voto 5,5
Bovo: parte contrato per un piccolo problema muscolare, poi quando si scioglie resta con dignità in campo. Persino pericoloso con un tiro dalla distanza agevolato dal vento che sbuffa alle sue spalle, Perin salva. Voto 6
Moretti: quattro anni al Genoa non si dimenticano facilmente, per questo il popolo del Ferraris gli tributa un applauso. Bravo a temporeggiare su Centurion, rischia tremendamente quando atterra da dietro Fetfatzidis. Voto 6
Darmian: sulla corsia destra annulla Antonelli, ottima corsa e tanto apporto al trio d’attacco. Interessante anche perché può ricoprire più ruoli. Voto 7
Vives: regista davanti alla difesa ma troppo falloso, rischia l’espulsione per un’entrataccia su Matuzalem. Peruzzo sorvola ma che brivido per Ventura. Voto 5,5
Farnerud: quasi il linea con El Kaddouri anche se il suo compagno gioca più a destra, posizione che il Genoa fatica a leggere. Trova un gol fortunoso dagli sviluppi d’un calcio d’angolo, Ventura gli chiede di essere l’uomo dell’ultimo passaggio. Voto 7
Pasquale: spinge poco perché questa è la chiave della sua partita, dare una mano fra le linee. Affidabile come sempre l’ex giocatore dell’Udinese. Voto 6
El Kaddouri: colpisce un palo dopo due minuti di gioco, a freddo come il vento della Val Bisagno che gela lo stadio. Letale. Provvidenziale nella deviazione del tiro di Farnerud che porta al vantaggio granata. Esce per infortunio. Voto 7 (dal 36’ del 2t Basha: entra per toppare qualche falla nel momento di massima spinta del Grifone. Voto 6)
Cerci: è il Robben granata, gioca da esterno largo a destra per poi stringere l’azione portandosi la palla su un sinistro fatato. Subito pericoloso in avvio con una discesa fra le maglie rossoblù, rende vivo il Toro peccato non trovi il gol. Voto 7,5
Immobile: agisce sull’ultimo uomo rossoblù, cioè Portanova, e lo salta sempre con grande facilità grazie al suo cambio di passo. Perin gli nega due gol con due grandi interventi. Voto 6,5