Pagelle Juventus
Editoriale – Più panca per Balo
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11 anni agoon
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RedazioneIl Milan non riesce a vincere neanche contro un Genoa in 10, neppure dopo essere andato in vantaggio in avvio con uno splendido gol di Kakà e nemmeno con una squadra votata all’attacco che poteva contare sulla classe di Balotelli, Kakà e Robinho davanti (più Matri e Birsa a supporto).
Sulla classe di Balotelli, dicevamo, almeno su quella teorica, perchè in pratica non si è mai vista. Né la classe, né tanto meno la voglia e questo, se vogliamo, è pure più grave. I tifosi si sono stancati rapidamente e hanno cominciato a chiedere da subito maggiore convinzione (eufemismo). Alla fine, addirittura, hanno preferito voltare le spalle al campo e non assistere agli ultimi minuti della partita.
L’unico applauso della serata l’ha strappato Capitan Kakà, e non solo per il gol. Anzi, quello più intenso se l’è guadagnato con un recupero da medianaccio, alla Gattuso per intenderci. Perché non sarà il Riccardino di una volta, quello che ha portato il Milan sul tetto del Mondo (proprio quel Milan che i tifosi rimpiangono), ma se non altro corre, si danna l’anima, soffre e suda la maglia. Prestigiosa carriera ed età per lui sono alibi che non ha nessuna intenzione di spendere.
Per un Kakà che corre ed esce stremato, c’è un Balotelli che, invece, continua a caracollare per il campo, con incedere quasi irritante, che si danna sì, ma solo per lamentarsi coi compagni o disperarsi dopo l’ennesimo errore commesso. Intendiamoci, pure contro il Genoa qualche lampo s’è visto, a testimonianza che quando schiaccia l’interruttore la luce del Milan si accende, ma la convinzione, la grinta, la determinazione sono un’altra cosa. E senza non si diventa campioni.
Quello che ci chiediamo, dunque, è perché un Balotelli così debba partire titolare per editto. Visto che la condizione psico-fisica non è al top (continuiamo con gli eufemismi) perché non farlo riposare in panca piuttosto che in campo? Magari, riflettendoci un po’ su, si renderà conto che sta buttando via “i migliori anni della sua vita”. E chissà che proprio guardando i compagni non capisca finalmente che per giocare al calcio non basta avere fisico e tecnica. Di tanto in tanto bisogna pure correre…
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