Pagelle Juventus
Editoriale Juventus, pronto un rinnovo faraonico per Pirlo, giusto puntare ancora su di lui?
Published
11 anni agoon
By
RedazioneLa Juventus sta cercando di blindare Andrea Pirlo, per evitare il rischio di perdere il fenomeno azzurro commetttendo lo stesso errore commesso dal Milan, ovvero lascialo partire a parametro zero. Secondo quanto riportato dalla Gazzetta Sportiva, infatti sarebbe pronto per il bresciano un rinnovo contrattuale a cifre faraoniche: ulteriori 2 anni di contratto a 4 milioni di euro. La proposta della società, dovrebbe riuscire ad allontanare le sirene inglesi che negli ultimi mesi si sono fatte sentire in casa Juve nella speranza di ingaggiare il play bianconero e risponde all’appello lanciato dallo stesso Pirlo negli ultimi giorni, in cui garantiva di voler continuare a giocare. La domanda che ci si potrebbe porre, a questo punto, è: “Ma è giusto investire una somma così alta per un giocatore che forse ha già espresso il massimo nella sua carriera e che a 34 anni non può garantire una continuità di rendimento che invece pretende Antonio Conte?”.
Proviamo a dare una risposta. Se per caso qualcuno di voi ha ancora negli occhi la patita di venerdi contro la Germania, e la standing ovation riservata all’ex idolo di casa dal pubblico si San Siro, la risposta sembrerebbe essere scontata: “Altro che 4 milioni, pur di avere quel giocatore sarei disposto a spendere qualsiasi cifra”. E non si potrebbe certo darvi torto, l’ex rossonero ha infatti messo in luce gran parte del proprio sconfinato repertorio, lanci, dribling, passaggi, tocchi di classe, visione di gioco e solo pochi giorni prima, contro il Napoli allo Juventus Stadium ci aveva deliziati con una magia su punizione.
34 anni però, per il calcio moderno sono tanti, un calcio fatto di grande fisicità, forza e velocità, un calcio che soprattutto in Europa non ti da il tempo di pensare, con un pressing serrato sul portatore di palla con l’obiettivo di recuperare il pallone il più possibile vicino alll’area avversaria. In questi anni Pirlo è stato un uomo fondamentale per la rinascita della Juventus, non solo in campo, ma anche fuori, con la sua grande esperienza e la dedizione al lavoro, facendo del centrocampo bianconero il migliore della nostra Serie A e vero e punto di forza per l’armata di Antonio Conte. La recente esplosione di Pogba, arrivato a Torino come alter-ego di Pirlo, e le incredibili prestazioni di Vidal, stanno però togliendo un po’ di spazio ad un altro ottimo elemento come Claudio Marchsio, torinese e juventino doc, cresciuto con la passione per i colori bianconeri e, fino a qualche tempo fa, considerato erede naturale per la fascia da capitano lasciata da Alex Del Piero. Ovviamente il “Principino” reclama spazio, con garbo ed educazione aspetta, ma nel corso delle ultime sessioni di mercato hanno già bussato alla porta bianconera diverse squadre europee, tra le quali il Monaco di Claudio Ranieri, per cercare di strapparlo alla Juve, ma questa per ora non ha vacillato.
Al termine di questa lunga stagione 2013/14 iniziata per la Juve con la vittoria in Super Coppa sulla Lazio e che vede i bianconeri impegnati in campionato ed in Champions, si disputeranno inoltre i Mondiali di Brasile 2014, ai quali Pirlo ovviamente non intende in alcun modo rinunciare, e che l’Italia vuole vivere da protagonista. Cesare Prandelli lo considera, a ragione, un punto fermo del proprio 11, e nonostante qualche turno di riposo in amichevole, lo ha sempre schierato nelle partite importanti ed altrettanto farà in terra brasiliana. Pirlo (bene che vada alla Juventus ed alla nazionale, ovviamente) si troverebbe a giocare, dunque, oltre 50 partite in questa stagione, che su un giocatore di 34 anni con alle spalle 15 anni di carriera sempre al top, tendono a farsi sentire di più che su di un ventenne e che rischierebbero di consegnare ai bianconeri un giocatore logoro nel fisico.
Come potete vedere la risposta non sembra facile da dare, ma una cosa è certa: in casa bianconera conosceranno bene il detto chi di “parametro zero ferisce, di parametro zero perisce“, e faranno di tutto perchè questo non accada.
You may like
Dal Newton Heath al Manchester Utd: quando i Red Devils non erano diavoli e neppure rossi
Quella volta che… Sylvester Stallone parò un rigore alla Germania
FOTO – Il Bayern vince ancora, ma a festeggiare non c’è proprio nessuno…
VIDEO – Ricordate Diego Forlan? Gioca e segna ancora, ma nella Serie B giapponese!
18 gennaio 1953, quella volta che Amadei al 90′ fece esplodere il Vomero e piangere la ‘Signora’
Storia dell’autogol: i pionieri, i più grandi “autogoleador”