Pagelle Juventus
Editoriale – Il dead man walking Didier e il boia Zizou
Published
11 anni agoon
By
RedazioneCompagni di squadra nella prima Juve di Marcello Lippi e nella Francia campione del mondo nel 1998 e d’Europa due anni più tardi, Zinedine Zidane e Didier Deschamps si ritrovano oggi “l’un contro l’altro armati” a contendersi la panchina della nazionale d’oltralpe, ormai lontana anni luce dai fasti dei tempi che furono. All’indomani della clamorosa sconfitta subita da Ribery e compagni in terra d’Ucraina, che potrebbe costare ai bleus la partecipazione al Mondiale brasiliano, l’ombra di Zizou incombe sempre più minacciosa sulla testa dell’attuale CT francese, ormai un dead man walking. Il miglio verde Didier lo ha percorso quasi tutto e appare assai improbabile, al momento, che possa giungere una grazia dell’ultim’ora a salvarlo. Il boia sta già affilando la scure pronto a vibrare il colpo letale. Sotto il tradizionale cappuccio nero, si nasconde il volto di Zidane, novello Jean Rombaud, il boia, guarda caso francese, che fu chiamato da Enrico VIII ad eseguire la condanna di Lady Anne Boylen. Il destino di Deschamps sembra ineluttabilmente segnato, a meno di un’impresa miracolosa nella gara di ritorno con l’Ucraina, tra quattro giorni allo Stade de France. Gli ultimi quattro giorni nel braccio della morte per Didier, i giorni più lunghi, in attesa di un miracolo.
You may like
Dal Newton Heath al Manchester Utd: quando i Red Devils non erano diavoli e neppure rossi
Quella volta che… Sylvester Stallone parò un rigore alla Germania
FOTO – Il Bayern vince ancora, ma a festeggiare non c’è proprio nessuno…
VIDEO – Ricordate Diego Forlan? Gioca e segna ancora, ma nella Serie B giapponese!
18 gennaio 1953, quella volta che Amadei al 90′ fece esplodere il Vomero e piangere la ‘Signora’
Storia dell’autogol: i pionieri, i più grandi “autogoleador”