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Editoriale – La vergogna di un calcio ostaggio degli ultrà
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11 anni agoon
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RedazioneQuello che è successo domenica pomeriggio nel derby campano tra Salernitana e Nocerina ha dellincredibile. Un po di cronaca. Questo il breve riassunto dei fatti: 200 ultrà della Nocerina, esclusi dallo stadio per decisione del Prefetto, minacciano i propri giocatori con queste parole: Se giocate vi ammazziamo. Fin qui linciviltà. Poi inizia la farsa. Infatti i giocatori della Nocerina, intimoriti dalle minacce, hanno messo in atto una messinscena simulando infortuni a ripetizione fino a rimanere soltanto in 6 e costringendo dunque larbitro a sospendere la partita. Dopo la partita la dirigenza della Nocerina, esterrefatta, ha preso le distanze dagli ultrà dimettendosi in blocco.
Indignazione. Abbiamo assistito ad una concatenazione di eventi surreale. Il primo sorriso amaro davanti a una scena inizialmente buffa si è trasformata subito in un urlo di indignazione per un calcio malato. Barzelletta, farsa, tragedia. Questa lescalation negativa nel non derby tra Salernitana e Nocerina. In un primo momento limpressione era di vivere in un film. Come in un nuovo Gomorra pallonaro, ecco apparire addirittura un aeroplano sopra lo stadio con la scritta: Rispetto per i tifosi di Nocera. E poi si è scatenata la verve attoriale dei giocatori della Nocerina, degna dellActors Studio. In men che non si dica ecco i giocatori falcidiati da infortuni simulati, in unecatombe mai vista neanche in un film di guerra girato a Hollywood. Scusate se insisto a fare paragoni cinematografici, ma domenica a Salerno è andato in scena lanti-calcio. Qui il problema non è la crisi economica, lassenza di stadi adeguati, o la penuria tecnica del football nostrano. Qui cè in gioco un abisso culturale difficilmente colmabile in tempi brevi: non stiamo parlando soltanto dei tifosi campani, ma in generale dellassenza di cultura sportiva che anima i gruppi di ultrà, che con violenza (verbale o fisica) tengono in ostaggio uno sport bellissimo ed entusiasmante come il calcio.
La storia si ripete. Ricorderete il recentissimo caso Evacuo. Domenica 6 ottobre, dopo Benevento-Nocerina l’attaccante della squadra di casa Felice Evacuo si è azzardato di andare a salutare, dopo aver vinto, i suoi ex tifosi di Nocera. E scoppiato il finimondo, la follia ultrà voleva la testa del giocatore, costretto a scusarsi in un video come se fosse colpevole di un gravissimo crimine. Eppure chi conosce la storia romana affermerà: Questa scena lho già vista! La storia si ripete!. Lepisodio è narrato negli Annales di Tacito. Anno 59 d.C.. nell’anfiteatro di Pompei, durante uno spettacolo di gladiatori, pompeiani e nocerini provocarono scontri sanguinosi in tribuna con parecchi morti. Nerone, come un moderno Prefetto, ordina la chiusura dello stadio: o meglio, fa combattere i gladiatori a porte chiuse.
Corsi e ricorsi storici. Una scia di odio, inciviltà e anti-calcio. Non solo la farsa, ma anche la beffa e la vergogna. Non vorremmo mai commentare più uno sport ostaggio degli ultrà.
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