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Editoriale Sampdorianews.net – N.g.: Non giudicabile
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11 anni agoon
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RedazioneLa cosa che, a mio avviso, risulta essere più indecifrabile al termine di questa settima giornata di campionato non sono tanto le insoddisfacenti decisioni dell’arbitro Gervasoni, quanto piuttosto capire la dimensione di questa Sampdoria. Si avvicina il primo traguardo della decima giornata, momento in cui, secondo mister Delio Rossi, si possono fare le prime valutazioni sulla squadra e conseguenti bilanci di previsione.
Cosa si può dire, allora, quando mancano tre piccoli passi a questo obiettivo? La classifica, almeno per ora, piange. Guardare la graduatoria non è sicuramente motivo di conforto, eppure qualche barlume di speranza si intravede. La squadra sembra esserci: per la terza volta ha agguantato un pareggio in rimonta, per la seconda volta nei minuti di recupero (o forse dovremmo dire terza, contando doppio l’incredibile finale di Cagliari?). Se non è personalità e voglia di riscatto questa…
Eppure i punti, alla settima giornata, sono solamente tre: frutto di uno sciagurato sorteggio del calendario, che ha visto i blucerchiati giocare partite proibitive in casa, esattamente là dove avrebbe dovuto mettere insieme il suo piccolo bottino. Di completamente sbagliato c’è stato solo l’approccio al derby, ma quella, si sa, non è una partita come le altre. La prima gara casalinga alla portata era quella di domenica scorsa col Torino, l’inizio del “vero” campionato dei blucerchiati. Ma, anche in questo caso, gli episodi sfavorevoli non hanno consentito di dare un giudizio chiaro sulla prestazione della squadra.
Fino a circa la metà del secondo tempo, infatti, sembrava che Gastaldello e compagni avessero in pugno la situazione. Ma è bastato che gli ospiti tornassero in gara grazie ad un gol fortunoso, che tutti i fantasmi del passato sono riaffiorati. Fantasmi dai quali, da un po’ di anni a questa parte, non ci si è mai liberati: la paura di perdere, il tunnel di sconfitte dal quale non si riesce a uscire. Quello di cui sembra avere bisogno la squadra, trovato un assetto societario stabile da oltre un decennio, sembra essere piuttosto uno psicologo.
Ma è pur vero che, come già detto, non mancano nemmeno i motivi per avere fiducia nel lavoro di Delio Rossi. Probabilmente deve ancora mettere a punto i meccanismi della squadra e trovare le giuste alchimie tattiche. Tuttavia se la fortuna iniziasse finalmente a sorriderci e la ruota a girare nel verso giusto, si riuscirebbe a fare una valutazione più precisa della squadra. Che non può e non deve essere quella che la classifica attuale rispecchia.
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