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Editoriale Liga – Capolavoro Simeone: a Madrid primeggia lAtletico
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11 anni agoon
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RedazioneCè chi spende quasi 200 milioni nel mercato per rinforzare una squadra di campioni e chi invece cede lunico vero fuoriclasse per dare nuova linfa alle casse societarie e ripartire con un progetto sempre solido. Di chi stiamo parlando? Naturalmente di Real e Atletico Madrid.
Quelli che pensavano che le campagne acquisti estive avrebbero aumentato ancora il gap tra Barcellona/Real e le altre al momento si è sbagliato di grosso. La classifica dopo 7 partite recita: Barça e Atletico 21 punti, Real 16.
I Colchoneros sono tra laltro appena riusciti a sfatare un tabù che durava da tanti, troppi anni. Sabato 28 settembre hanno espugnato il Santiago Bernabeu grazie ad una rete di Diego Costa. Lultima vittoria nella stracittadina risaliva al lontanissimo 1999 quando sulla panchina sedeva Claudio Ranieri.
Impossibile allora non incensare lallenatore Diego Simeone che da quando è stato chiamato come allenatore dellAtletico, ha regalato una serie infinita di gioie per un club che negli ultimi anni si è visto portare via campioni a suon di milioni.
Arrivato a dicembre 2011, porta subito a casa lEuropa League, con 9 vittorie su 9 partite. Lassalto alla qualificazione in Champions League viene fallito, ma per soli due punti(aveva preso la squadra al decimo posto).
La stagione successiva si apre subito con uno storico e straordinario successo sul Chelsea fresco vincitore dellEuropa League. E il 31 agosto 2012 e i madridisti distruggono letteralmente i Blues nella Supercoppa Europea con Falcao addirittura autore di una tripletta.
La scorsa stagione vedrà poi gli uomini di Simeone arrivare terzi dietro a Barcellona e Real Madrid conquistando un
accesso diretto alla Champions League che mancava dal 1996. Finita qui? Assolutamente no.
E il 17 maggio lAtletico conquista la sua decima Coppa del Re proprio al Santiago Bernabeu contro i cugini, mettendo la parola fine al ciclo di Mou a Madrid. Per i tifosi una vera e propria meraviglia.
La perdita di Falcao questestate poteva far pensare ad un ridimensionamento delle ambizioni di biancorossi, ma la situazione è persino meglio dello scorso anno.
La Supercoppa Spagnola persa contro il Barcellona ad agosto è stata dovuta sola dalla regola dei gol segnati in trasferta e questo doppio pareggio ha sancito una volta per tutte la grandezza di questo grande gruppo. Il trofeo non è arrivato, ma la convinzione di potersela finalmente giocare con chiunque sì.
Ad oggi lAtletico Madrid si trova appaiato al Barcellona in testa alla classifica della Liga con gli stessi gol subiti(5) e con 19 gol allattivo(24 per gli azulgrana). In Champions League è reduce dallottima vittoria in casa del Porto, campo difficilissimo per chiunque. Dopo essersi sbarazzato dello Zenit nel primo turno è primo posto solitario ed un piede già agli ottavi.
Simeone ha saputo davvero costruire qualcosa di importante: la sua squadra gioca un calcio eccezionale, palla a terra e molto ragionato. Nessun fuoriclasse, solo tanto carattere e una sistemazione tattica perfetta.
Se poi a tutto questo aggiungiamo lesplosione definitiva di Diego Costa, il quadro è completo. La partenza di Falcao lha lanciato definitivamente e ora guida la classifica cannonieri della Liga con Messi a quota 8. Il reparto offensivo è arricchito dallesperienza di David Villa, strappato al Barcellona ad una cifra irrisoria, Adrian, Leo Baptistao(voluto fortemente da Simeone questestate dopo una grande annata al Rayo Vallecano) e C.Rodriguez.
Le chiavi del centrocampo sono state affidate a Gabi, Tiago e Mario Suarez con Arda Turan e Koke liberi di accentrarsi dalle fasce e colpire. La difesa resta il reparto più incerto e per questa ragione destate era stato comprato dallAjax il centrale Alderweireld. In porta la sicurezza è Courtois, rimasto ancora una stagione in prestito dal Chelsea.
Dove potrà arrivare questo Atletico? Lesperienza del Borussia dello scorso anno può essere da esempio, ma per arrivare a determinati livelli servono campioni veri e al momento i Colchoneros non ne hanno. Obiettivo minimo devono essere i quarti di Champions League e il terzo posto. Se poi a marzo si fosse ancora là davanti il Liga, lo storico sgambetto non sarebbe più di tanto unutopia. Gruppo e motivazioni contro investimenti ..sicuri vinca sempre il secondo??
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