Editoriale Fiorentina – Rincalzi non all’altezza

La Fiorentina non esce ridimensionata dalla sconfitta per 2-1 contro l’Inter. La squadra di Montella ha avuto il merito di portarsi in vantaggio, ma non quello di chiudere o congelare la partita. Mantenuto per larghi tratti, specialmente nel primo tempo, il pallino del gioco, ha peccato in velocità e lucidità negli ultimi sedici metri. L’infortunio e l’uscita di scena di Pasqual al tramonto del primo tempo, hanno poi tolto inventiva sulla fascia sinistra: Alonso, al suo posto, non ha garantito né spinta né copertura all’altezza.

Quello che balza all’occhio dello spettatore di questa partita è la mancanza di alternative credibili ai titolari. Joaquin e Fernandez non hanno sopperito alle assenze importanti di Gomez e Cuadrado. La mancanza di un finalizzatore in area di rigore avversaria e di un fluidificante in grado di saltare l’uomo certificano che il tedesco e il colombiano sono insostituibili.

Giocare ogni tre giorni, inoltre, acuisce questo problema, perché quasi tutti i titolari questa sera erano alla quinta partita consecutiva nello spazio di una settimana e mezzo. Pepito Rossi, a segno su calcio di rigore, ha il fiato corto dopo il lungo infortunio patito e giocare da unico riferimento in avanti non lo agevola. Lo stesso Borja Valero, faro della manovra gigliata, è apparso giù di tono rispetto alle scorse uscite.

Ultimo capitolo dolente, la difesa. Già nella stagione 2012/13, la Fiorentina aveva palesato limiti sulle palle alte, sui corner e sulle
situazioni di mischia. Le reti subite stasera, la prima da angolo con azione vincente di Cambiasso, la seconda con un grande giocata di Jonathan dopo una situazione ingarbugliata in area di rigore, hanno evidenziato che qualcosa non va. Montella deve riflettere su questo aspetto perché sull’0-1 i viola avevano la partita in pugno, mentre i neroazzurri sembrano sul punto di crollare. Una squadra rocciosa dietro avrebbe permesso di portare i tre punti a casa, malgrado un gioco meno brillante delle precedenti uscite.