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Novellistica pallonara – la storia di Michele
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11 anni agoon
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Redazione«Londra è la città delle opportunità». Non sono solo parole. È una testimonianza di vita, intrisa di coraggio, bisogno d’ossigeno, voglia di novità. È la storia del mio amico Michele.
Ormai è passato più di un anno da quando, 15 settembre 2012, si è imbarcato sull’aereo che l’avrebbe condotto nella capitale inglese: la Trinacria, oltre ai natali, gli aveva regalato ben poco. Futuro grigio, che nemmeno la tavolozza di Matisse avrebbe potuto rivitalizzare cromaticamente, e gioia di vivere (date uno sguardo a «Le bonheur de vivre», dipinto nel 1906) da ricercare necessariamente altrove. Oltremanica.
Che sia la città delle opportunità, Londra lo dimostra in ogni frattale cronologico. E così Michele, cuore rossonero abbinato ad una gran simpatia per il Tottenham, s’imbatte in un annuncio intrigante: son richiesti telecronisti, per raccontare il calcio ed il tennis. Lui, che di pallone ne mastica e il tennis l’ha assaggiato, ci prova. Sa che l’accento siculo è marcato, e magari non ha ben chiare le caratteristiche tecniche di Philipp Kohlschreiber (numero 25 al mondo), ma ci prova. E va bene, benissimo: registra, un’altra volta e ancora un’altra. Poi, venerdì scorso, il 20 settembre, 370 giorni dopo aver attraversato la Manica, eccolo in cabina di commento: gli tocca Arouca – Braga, campionato portoghese.
A questo punto, credo per deformazione professionale, ho iniziato a documentarmi. E un paio di cosine interessanti, riguardo il Futebol Clube de Arouca, le ho scoperte: è stato fondato il giorno di Natale del 1951, sulla sua panchina nel 2007-08 si è seduto Jorge Gabriel (il presentatore della versione portoghese di «Chi vuol esser milionario?»), e adesso presidia il «pino» Pedro Emanuel, difensore nel grande Porto di Mourinho. Intrigante anche la scalata, perché nel 2007 l’Arouca giocava ancora nel campionato distrettuale di Aveiro, e ora si ritrova per la prima volta nella massima divisione. Gioca all’Estádio Municipal de Arouca, che oggi vanta 5000 posti dopo l’ampliamento di giugno ed è comunque il più piccolo della Primeira Liga, ed era il più piccolo anche l’altr’anno in seconda divisione con 2500 posti appena.
Forza Arouca. Forza Michele.