Il Punto del Collo – Tre giornate a Balotelli? Pure poche…

Innanzitutto ci tengo a chiedere scusa al telespettatore intervenuto telefonicamente ieri in diretta nella trasmissione “Campionato dei campioni” in onda su Odeon TV. Nel riferirci, stigmatizzando, che secondo lui nel labiale di Balotelli  contro l’arbitro Banti a fine partita, era fuoriuscito un “Ti aspetto fuori, ti ammazzo”,  la nostra reazione in studio è stata di stupore.

Abbiamo addirittura creduto ci fosse stata l’esasperazione  dell’episodio  da parte del tifoso, peraltro milanista  e certamente molto più attento di noi. Scoperto oggi che aveva ragione lui, ora dico che 3 giornate di squalifica  per il “bullo” Balotelli sono anche poche e il Milan, che ne era consapevole, ha pensato bene di non fare ricorso. Altrimenti, forse, ne avrebbe prese 5, perché era questo il giusto verdetto. 

I giudici hanno dimostrato debolezza e mancanza di uniformità, come spesso capita e, se si vuole aiutare il ragazzo a crescere e sbagliare meno, ammesso che ne abbia voglia, non c’è altro modo che punirlo ogni volta che esagera. Pizarro per un “Che c… fai?” ha preso due giornate e tra i due episodi non c’è paragone. Spesso, in campo, nei momenti comprensibili di nervosismo, se ne dicono di ogni, ma  nella mia carriera ad un arbitro, questa frase intimidatoria non l’avevo mai sentita. E non avrei mai voluto sentirla.

L’episodio è di una gravità assurda e tale gravità va sottolineata con fermezza, più di quanto non abbia fatto il giudice sportivo. A proposito di giudici, ricordiamoci che anche l’arbitro lo è (un giudice del calcio, ma pur sempre un giudice). Teoricamente, è come se Balotelli si fosse presentato in tribunale a minacciare di morte un magistrato. Altro che 3 giornate