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Editoriale Inter – I nerazzurri convicono ancora, ma cosa sceglierà adesso Mazzarri?
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11 anni agoon
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RedazioneIl 7 a 0 rifilato dall’Inter al Sassuolo merita sonori applausi: vero è che l’avversario non fosse irresistibile, ma ciò nulla toglie alla prestazione praticamente perfetta dei ragazzi di Mazzarri. E proprio la mano del tecnico toscano si vede, in maniera pesante, sul nuovo corso nerazzurro. Un corso che quest’anno regalerà buone soddisfazioni ai tifosi e che, nel giro di un paio di anni, riporterà la squadra sui gradini più alti del calcio nostrano (e magari oltre). Thohir permettendo, perchè da più parti si dice che il prossimo patron dell’Inter vorrebbe ingaggiare un suo uomo di fiducia per la conduzione tecnica della squadra, da alcuni indiciato in Frank De Boer: non vogliamo crederci, perchè rinunciare ad un allenatore capace di fare la differenza quale è Mazzarri, sarebbe il modo peggiore di cominciare l’avventura.
Ma torniamo alla prestazione dell’Inter contro il malcapitato Sassuolo: una prestazione che assume ancora più valore in quanto prosegue sul solco della continuità di quanto fatto vedere dai nerazzurri da inizio campionato ad oggi. Ogni reparto sta rendendo come meglio dovrebbe, il che esalta il valore intrinseco dei singoli. In difesa due ragazzi come Ranocchia e Juan Jesus, che nella gestione passata parevano due sprovveduti, sono letteralmente rinati: merito anche del nuovo leader della retroguardia nerazzurro, quel Campagnaro non sempre apprezzato a dovere dall’opinione generale nei suoi anni al Napoli. Il nome che però, più di ogni altro, è perfetto emblema della resurrezione interista è quello di Ricky Alvarez. Tanto irritante e sconcertante in passato, quando decisivo e importante adesso: un giocatore totalmente riabilitato, ma che rischia di creare qualche grattacapo da qui ai prossimi mesi.
Perchè? E’ presto detto. Ieri, finalmente, abbiamo rivisto in campo Diego Milito, a tanti mesi di distanza dal brutto infortunio che lo aveva messo ko contro il Cluj: rientro morbido si sentirà in dovere di dir qualcuno, vista la non eccelsa caratura dell’avversario, ma la doppietta siglata (da subentrato) dal ‘Principe’ fa intendere che il numero 22 nerazzurro è quasi completamente riabilitato alla causa. E adesso come si comporterà Mazzarri? Chi sarà il sacrificato? Si cambierà modulo oppure si continuerà su questa strada, continuando a tenere fuori lo stesso Milito ed anche il rampante Icardi? In questo contesto, il nome di Ricky Alvarez tornerà presto d’attualità: giocando in appoggio all’unica punta (sin qui Palacio), l’argentino ha fatto la differenza, danzando tra centrocampo ed attacco e non facendo pesare la sua rinomata lentezza (a quella non c’è rimedio che tenga, neppure ‘mazzarriano’).
Sarebbe sostenibile per l’Inter un modulo con due punte (vedi Palacio e Milito/Icardi) più Alvarez? Difficilissimo dirlo, come difficile è immaginare il modo in cui potrebbe rendere il ragazzo se inserito propriamente sulla linea dei centrocampisti. L’impressione, se proprio dobbiamo sbilanciarci, è che Alvarez rischia di ritornare presto tra i ranghi, sacrificato sull’altare del ‘Principe’ Milito. Quel che è certo è che Mazzarri saprà prendere le scelte migliori, magari dolorose, ma comunque funzionali al progetto Inter. Come quella che ha ultimamente previsto l’esclusione del talentuoso ma acerbo Kovacic a favore del trottolino Taider. Ecco dove sta la garanzia dell’Inter: forse dà noia ripeterlo, ma con Mazzarri in panchina si otterrà il meglio che si potrà, e forse anche più. Inteso Thohir?
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