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I 5 fatti della 1a giornata di Champions – La Juve alla ricerca del gol perduto
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11 anni agoon
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Redazione![Calcissimo image placeholder](https://www.calcissimo.com/wp-content/uploads/2023/11/calcissimologobiancoconsfondo_01-1-1.png)
Ecco i 5 fatti della 1a giornata di Champions League:
1. Lo Shakhtar come il Lione
Vi ricordate il Lione di qualche anno fa. Dominio assoluto nel campionato francese, molti giocatori appetibili, molti di essi venduti a cifre stratosferiche, Essien e Diarra su tutti, la capacità di rinnovarsi e trovare nuove stelle come Benzema ed un senso di eterna incompiuta in Champions. Ora spostatevi di qualche migliaia di chilometri verso est, arrivate a Donetsk e fate il gioco del trova le differenze. Fatto? Si, in effetti è difficile perché praticamente non ve ne sono. Venduto Willian due anni fa, ceduto Mkhitaryan questestate, la squadra di Lucescu sta ora mostrando al mondo Texeira. Per superare il Lione ci vorrebbe una semifinale di Champions. Difficile. Le somiglianze fra le due squadre rimarranno probabilmente invariate.
2. Il Real con Ancelotti
Certe volte si ha tutto per poter fare una cosa ma forse non ce ne si rende conto. Se prendi una scatoletta di tonno e tenti di aprirla dal lato sbagliato, la cosa sembrerà impossibile, ma se con te cè qualcuno che semplicemente ti dice di girarla e ti mostra la linguetta da tirare, tutto diverrà elementare. Ancelotti conosce la scatoletta chiamata Champions e potrà dare al Real quel qualcosa in più per poter finalmente trionfare. Anche Mourinho era esperto di tonno, si dirà, lo aveva mangiato sia in Portogallo che in Italia, tutto vero anche se va detto che il buon Mou, il tonno madrilista è riuscito a farlo scadere. Una piazza come quella dei blancos, già elettrica di suo, non ha bisogno di un qualcuno che da fuoco ad ulteriori micce, gli basta un Diogene, con un piccolo lume, che sappia indicare la strada giusta.
3. Le grandi sempre più grandi
La cosa è evidente, chiara, nitida. I soldi di sceicchi, russi, americani e delle banche spagnole hanno segnato un netto spartiacque tra alcune squadre ed altre. Le vittorie nette di Manchester, Real, Psg e Manchester City ne sono la dimostrazione. Discorso a parte merita forse il Bayern, ma alla fine la situazione è lampante. I migliori giocatori del mondo sono tutti concentrati in sei sette club. Fortuna è che programmazione e capacità manageriali, vedi Dortmund, e casualità e sorpresa sono sempre dietro langolo per dare un po di incertezza e di vecchia retorica a base di la palla in fondo è rotonda ed in campo si è comunque undici contro undici.
4. La Juve alla ricerca del gol
Tevez e Lorente per risolvere il problema del gol. Due top player, almeno uno certamente, per potersi innalzare al livello delle top dEuropa. Arriva poi un Wiland qualunque a spegnere ogni entusiasmo. Barba alla Moscardelli, parate alla Buffon vecchia maniera, e la Juve non trova il modo di portare a casa tre punti, che, nonostante una prestazione non eccelsa, avrebbe certamente meritato. Come lanno scorso un pareggio allavvio, ancora un pareggio in terra danese. Perché non è entrato Lorente? Conte: perché i loro difensori erano alti, e lenti . Si dice che lo spagnolo avrà la sua prima chance in coppia con Gargamella quando la Juve giocherà contro i puffi.
5. Lo stadio del Galatasaray
Una volta si diceva che andare a giocare in Grecia ed in Turchia era terribile per via di stadi caldissimi che avevano un sapore antico di arene e teatri di guerre epiche degne di una moderna Iliade. Reti, fumogeni, tifosi attaccati al campo, cori incessanti. Ora è ancora tutto così ma con un qualcosa in più. Lo stadio del Galatasaray è meraviglioso, moderno e la coreografia in stile 3d ha fatto storia e stupisce tutti ogni volta che viene mostrata. Tutti tranne un impassibile Real. In Italia uno stadio così lo possiamo solamente sognare, in Italia ci rimangono bellissime coreografie 2d che meriterebbero certo cornice migliore.