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Editoriale Sampdorianews.net – Un derby da incubo
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11 anni agoon
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Redazione“Se è un incubo, vi prego, svegliatemi!“: così recita il copione del più classico film dell’orrore quando il protagonista si trova in balia del malefico nemico. Lo stesso pensiero deve aver attraversato la mente dei tifosi blucerchiati, infreddoliti allo stadio o raccolti di fronte alla televisione, domenica sera. Perché per loro, più che di una semplice partita di calcio, si è trattato proprio di un film dell’orrore, con la povera Samp a ricoprire il ruolo dell’indifesa vittima e il Genoa straordinariamente nei panni del carnefice.
Tre a zero è un punteggio netto, che lascia poco spazio a commenti e tanto amaro in bocca. Specie se avviene in un derby. A dire il vero, però, il virus della disfatta nella stracittadina non è mai stato completamente debellato negli ultimi tempi e continua a ripresentarsi in maniera insistente: l’ultima volta accadde nemmeno quattro anni fa, novembre 2009: sulla panchina della Samp c’era Gigi Del Neri, su quella del Genoa Giampiero Gasperini. Derby d’altri tempi, che valevano un posto a ridosso dei primi della classe, molto più nobili degli attuali.
Ecco, la scaramanzia è l’unica cosa a cui gli ottimisti (se ne esiste ancora qualcuno) possono attaccarsi: quell’anno la stagione finì in gloria e la stracittadina persa all’andata (ma riscattata al ritorno) pesò relativamente nell’economia della stagione. Tuttavia, in anni di vacche magre, quando il derby può diventare l’obiettivo stagionale, una sconfitta di questa entità può davvero far male. Anche perché nessuno, nemmeno il più convinto sognatore, può pensare di ripercorrere anche solo lontanamente le orme di quell’eroica Sampdoria di quattro anni fa.
Ma, messa da parte la cabala, quel che resta è davvero il vuoto cosmico: raramente si era vista una squadra così lenta, compassata e rinunciataria, incapace non solo di reagire, ma nemmeno di produrre scatti d’orgoglio. Insomma, come ha detto lo stesso mister Delio Rossi, “troppo brutta per essere vera”. Perché va bene che i tifosi blucerchiati son stati avvertiti fin da giugno che si sarebbe trattato di un anno di sofferenza, ma l’impressione che si è avuta guardando il match di domenica sera è quella di un gruppo che attende il colpo di grazia senza alcuna minima reazione.
Difficile pensare che si possa far peggio, ma altrettanto difficile è credere che la Samp, la squadra delle belle speranze, dei giovani e del futuro, del calcio spumeggiante possa essere quella di domenica. No, deve essere stato un errore, o una serata storta. Aspettiamo fiduciosi il “deus ex machina” che entri in scena per risolvere la situazione, il più classico dei ribaltamenti da commedia in grado di portare la terrificante trama di un horror di serie B verso il giusto lieto fine.
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