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Di Vaio: “Fui vicino alla Roma, ma da laziale avrei faticato”
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11 anni agoon
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RedazioneMarco Di Vaio, ex giocatore di Juventus, Parma e Bologna, che attualmente milita nel Montreal Impact, è intervenuto a Rete Sport. Queste le sue parole:Che impressione hai avuto della Roma di Garcia che hai incontrato questestate nel Tour nordamericano?
“Una squadra organizzata, che ha l’impronta dell’allenatore, un’idea decisa. Noi eravamo una squadra messa su un po così, ma loro hanno creato tantissimo, sono propositivi. Non lasciano niente al caso e la partenza in campionato lo ha dimostrato. Costruire sulle ceneri dellanno passato non era semplice“.
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“L’ho visto bene e sereno e questo deriva dal fatto di quello che può dare. Gioca come un bambino, se ha voglia così, il suo amore per la Roma è infinito e immenso. Ha voglia di sacrificarsi ed ha dei colpi che altri non hanno. E’ giusto dargli una possibilità, sta dimostrando che è un valore aggiunto e non un peso. Ogni domenica la gente si aspetta tanto da lui e lui si assume questa responsabilità, dunque, perché non andare avanti?“.Totti sta benissimo, avete la stessa età. Questo a cosa è dovuto?
“Posso fare un paragone con me, abbiamo caratteristiche molto diverse. Anche quando giocava con Spalletti, il suo modo di giocare non è cambiato, è un giocatore atipico, un attaccante differente che fa il regista avanzato. Io non so se sarei riuscito a rimanere in Italia, in un campionato così duro fisicamente come quello italiano. Francesco non ha bisogno di correre tanto, vede l’azione 4 secondi prima degli altri, può continuare tranquillamente. Sta bene, si vede, è sereno“.Leggendo un tuo tweet di stanotte, sembra che hai dormito poco. Hai visto la nazionale?
“Sì, anche se qui le partite a causa del fuso le vediamo di pomeriggio. La nazionale ha fatto una gran partita, ha meritato di vincere. Adesso dobbiamo trovare i giocatori migliori per il mondiale“.A Parma hai lasciato un ottimo ricordo. Cosa sai del Parma di oggi?
“Onestamente poco, ma hanno costruito una ottima squadra, hanno preso Cassano. Hanno un allenatore preparato, sono partiti a rilento ma uscirà. Il Tardini comunque è un campo difficile“.AdvertisementHai girato il mondo in carriera.
“Ho fatto l’opposto di Francesco nella mia carriera. Ho conosciuto modi e culture diverse e sono contento anche così. Il mio sogno era rimanere alla Lazio così come ha fatto Totti nella Roma, ma non ne ho avuto la possibilità. Solo a Bologna sono rimasto un po di più“.C’è stato un momento in cui Zeman ha cercato di portarti alla Roma?
“Sì, ma avrei fatto fatica. Come tifoso laziale, Roma per me vuol dire Lazio, sarebbe stata durissima prendere una decisione del genere. C’è stata solo qualche parola, diciamo che non aspettavo che squillasse il telefono per sapere a che punto erano i discorsi, come avvenuto per altre trattative“.Hai fatto una telefonata a Francesco per raggiungerti?
“No, quest’anno abbiamo parlato un po in generale, ma lui vuole il rinnovo e dimostrare di poter rimanere a Roma, è concentrato su questo“.Come procede la tua avventura?
“Bene, siamo un gruppo italo-canadese. Non è facile qua, la squadra sta andando bene. Abbiamo la mentalità europea, siamo primi in classifica, abbiamo vinto una coppa. E’ una lega molto fisica, devo dire che è un’esperienza molto positiva, si tira parecchio. C’è tanta curiosità intorno a questo sport. L’unico problema sono le trasferte che sono molto lunghe“.Advertisement