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Editoriale Italia – E’ la nazionale di Prandelli, ma grazie ai ‘vecchietti’ terribili’
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11 anni agoon
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RedazioneE’ stata una faticaccia ma alla fine l’impresa (passateci il termine anche se poco opportuno) è stato compiuta: Bulgaria sconfitta per 1 a 0 e qualificazione quasi in saccoccia. Basterà battere martedì prossimo la Repubblica Ceca in quel di Torino, e l’Italia potrà preparare i biglietti per Brasile 2014 con due turni di anticipo: evento mai verificatosi prima nella storia della nazionale. Non che bisogna dare per scontata la vittoria ai danni di Rosicky e compagni, ma il traguardo è effettivamente molto vicino. Ma com’è andata contro la Bulgaria? E’ andata che dobbiamo dire un grazie enorme ai ‘vecchi’: già, perchè senza Gigi Buffon ed Alberto Gilardino saremmo qui a leccarci le ferite, a commentare un pareggio od anche una sconfitta. Perchè di filo da torcere i ragazzi guidati da Luboslav Penev ce ne hanno dato parecchio ed è solo grazie all’incornata da rapace del buon Gila ed alle prodezze di un meraviglioso Buffon che possiamo già cominciare a pensare agli alberghi da prenotare per la prossima estate dalle parti di Rio de Janeiro e dintorni.
La prestazione, per amor di verità, ha lasciato abbastanza a desiderare: colpa non tanto dei vari assenti di lusso (vedasi Balotelli, Osvaldo, Marchisio, Barzagli e via dicendo) ma soprattutto di una condizione fisica apparsa non ottimale a fronte dei bulgari che, di contro, hanno mostrato di essere più avanti dal punto di vista della preparazione. Sarebbe dunque il caso di riflettere, ancora una volta, sull’opportunità di far partire il campionato di Serie A con magari un paio di settimane di anticipo visto che, negli ultimi anni, la nostra nazionale ha quasi sempre sofferto contro le avversarie di turno in questi periodi. Ma questa è altra storia, da affrontare in separata sede.
Tornando al discorso sui ‘vecchietti‘, Buffon e Gilardino hanno risposto sul campo alle continue ed eccessive critiche cui vengono costantemente sottoposti da qualche tempo a questa parte: su Gigi c’è ben poco da dire, sui tiri dalla distanza ogni tanto commette qualche errore ma non da meno sono altri estremi difensori che ultimamente sono più quotati di lui. La verità è che, ancora oggi che ha 35 anni e va per i 36, Buffon è il classico portiere che può garantirti i 3 punti in più. E Gilardino non sarà mediaticamente un primo della classe, ne’ avrà la classe di Balotelli, e neppure il fiuto del goal che è stato di Pippo Inzaghi: ma tant’è, adesso è arrivato a quota 19 segnature con la nazionale, alla pari di un certo Roberto Bettega e ad un solo passo da un mostro sacro come Pablito Rossi. Niente male per un 31enne dato per bollito.
E adesso? Adesso ci aspetta la Repubblica Ceca, dove potremo scrivere una piccola pagina di storia: in campo potrebbero esserci Osvaldo e Balotelli, i due titolari designati del momento di questa nazionale. Una nazionale che, col lavoro certosino del Ct, ha trovato elementi fidatissimi su cui contare come ad esempio il Candreva visto ieri, ormai realtà ben consolidata del panorama nostrano: il calciatore romano ha raggiunto una maturità insospettabile che, unità alle indiscutibili doti tecniche ed atletiche, potrà tornare utile nella massima rassegna per nazionali. Prima di chiudere è però giusto porgere un enorme applauso al vero artefice degli ottimi risultati azzurri: Cesare Prandelli, l’uomo che sceglie sempre di far parlare i risultati, che non ama le polemiche, che in questo periodo alla guida degli azzurri ha conseguito risultati che adesso viene facile definire doverosi, ma che di doveroso non avevano un bel niente (vedi, su tutti, il secondo posto conseguito ad Euro 2012), e che ha sbagliato davvero poco (ad esempio una gestione discutibile dell’altrettanto discutibile codice etico): forza azzurri allora, un ultimo sforzo e Brasile 2014 sarà diventato realtà.
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