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Editoriale – Ljajic, top player o ragazzino viziato?
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11 anni agoon
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RedazioneL’esclusione a sorpresa decisa dal tecnico Vincenzo Montella e dalla dirigenza della Fiorentina ha riportato il nome di Adem Ljajic alla ribalta delle cronache. Il giocatore serbo, classe 1991, essendo in scadenza di contratto ha puntato i piedi: chiede la cessione al Milan, non vuole saperne né di restare in viola né di un trasferimento alla Roma. Da cui la decisione del club di escluderlo dalla prima partita di campionato. “Non è tranquillo”, hanno ripetuto in coro l’Aeroplanino e il d.s. Pradé.
Ma dietro questa esclusione c’è di più. Ancora una volta, non certo la prima della sua pur breve carriera, Ljajic si dimostra tanto talentuoso in campo quanto arrogante fuori. E l’immagine della baruffa con Delio Rossi di soli due anni fa fa capolino nella mente di tutti i calciofili. Roma e Milan sono pronte a darsi battaglia per strapparlo al club gigliato, ma, viene da chiedersi, sarebbe un vero affare?
Certo il talento e la giovane età sono dalla parte del serbo e depositano a suo favore. Ma dome mettiamo i frequenti ‘colpi di testa’ sul campo e fuori, la mancanza di rispetto verso gli allenatori e, talvolta, anche per i suoi compagni di squadra? C’è chi racconta che l’attaccante abbia ironizzato nello spogliatoio viola addirittura su un presunto trattamento di favore riservato a Mario Gomez, acquisto più importante della faraonica campagna acquisti dei Della Valle.
Sarà dunque capace il giovane serbo di trasformarsi in un fuoriclasse? I numeri dicono che in 4 anni a Firenze solo nell’ultima stagione il ragazzo ha ripagato la fiducia del club, giocando bene e andando in doppia cifra solo lo scorso anno. Roma e Milan, dunque, stiano attente: il rischio è che anziché un top player, si ritrovino fra le mani un ragazzino viziato spacca-spogliatoio.
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