Pagelle Juventus
Editoriale Palermo- Male la prima…
Published
11 anni agoon
By
RedazioneHa ragione Gattuso quando si dichiara insoddisfatto del comportamento dei suoi ragazzi. Essendone però lallenatore, non può chiamarsi fuori per la pessima prestazione di un Palermo che a Modena ha pareggiato meritando semmai di perdere (due pali al passivo e un gol su corner inesistente). I giocatori in campo ce li ha mandati lui. Non ha sostituito per tutta la gara un elemento in evidente affanno come Pisano (non a caso in ritardo sullazione del pareggio) pur avendo abbondanza di alternative (Morganella e Muñoz), ha insistito su uno Stevanovic evanescente inserendo solo nel finale gli esperti Di Gennaro e Troianiello, ha tenuto in attacco un lungagnone come Lafferty, volenteroso, combattivo, ma non fa scodellare un cross che sia uno per consentirgli di tirare di testa o di spizzare, ha scelto tre trequartisti che sono dei pesi piuma e non si fiondano mai in area, non è riuscito a mantenere il vantaggio, ancorchè casuale, con le mille astuzie che i recenti trascorsi di ex giocatore avrebbero dovuto imporgli dinsegnare ai suoi allievi. Logico quindi che abbia pagato dazio.
E evidente che il Ringhio in panchina ha ancora molto da imparare. Ha perso nettamente il confronto tattico con lo smaliziato dirimpettaio. Sabato era lui il vero novellino (con la minuscola): ce ne dimentichiamo spesso, offuscati dal suo passato di campionissimo, ma bisogna tenere a mente che si tratta pur sempre di un esordiente.
Ricco di voglia e didee (forse), ma ancora un po confuso. Il suo Palermo non si capisce che tipo di squadra sia. Non manovriera, perché tiene palla ma non sa che farsene. Non incontrista, perché in difesa balla e non ribalta lazione con velocità.
Se il Palermo fa possesso e gli altri collezionano occasioni da gol, cè più di qualcosa da rivedere. Che i rosa non fossero lo schiacciasassi del torneo era già chiaro alla vigilia e solo gli avversari hanno interesse a sostenere il contrario per mettergli pressione addosso. Chi vuole vincere il campionato deve mostrarsi cinico e capitalizzare al meglio i regali della sorte. Cosa che sabato non è avvenuta. Con laggravante che, come nello scorso campionato e malgrado un undici praticamente nuovo, il pareggio è arrivato nella parte conclusiva della partita.
Antichi mali che mettono in apprensione il tifoso. I tanti equivoci irrisolti il portiere e il centravanti in primis (con la prima accusa pubblica di Ringhio contro Hernandez che batterebbe la fiacca perché vuole andarsene: polemica che rischia di ritorcerglisi contro) rischiano anche questanno di trasformare in una corsa ad handicap quella che gli ottimisti vorrebbero fosse una marcia trionfale. A giorni si chiude il mercato: è il caso di acquistare quanto ancora manca. Un elemento di valore assoluto per reparto. Perché lattacco non incide, il centrocampo non inventa e la difesa balbetta. Si dia una mossa, Perinetti. Che qualche novità arrivi e non solo in uscita
You may like
Dal Newton Heath al Manchester Utd: quando i Red Devils non erano diavoli e neppure rossi
Quella volta che… Sylvester Stallone parò un rigore alla Germania
FOTO – Il Bayern vince ancora, ma a festeggiare non c’è proprio nessuno…
VIDEO – Ricordate Diego Forlan? Gioca e segna ancora, ma nella Serie B giapponese!
18 gennaio 1953, quella volta che Amadei al 90′ fece esplodere il Vomero e piangere la ‘Signora’
Storia dell’autogol: i pionieri, i più grandi “autogoleador”