Editoriale – Italia-Argentina, amichevole ma non troppo

Italia-Argentina non è mai stata una partita banale, lo dicono i precedenti intrisi di sfide che sono passate alla storia del calcio. Basti pensare al successo dell’Italia di Bearzot nel 1978 in terra argentina, poi replicato quattro anni dopo in Spagna, oppure alla famosa semifinale del Mondiale italiano del 1990 con l’Argentina di Maradona che spezzò l’incantesimo delle Notti Magiche. Aggiungiamo il fatto che l’amichevole di stasera si disputerà nella prestigiosa cornice dello Stadio Olimpico davanti agli occhi di Papa Francesco, argentino ma di chiare origini italiane (per la precisione piemontesi), e avremo degli ingredienti più che validi per una partita interessante sotto tutti i punti di vista.

Sarà un match importante e denso di significati soprattutto per due giocatori azzurri in crisi d’identità: Pablo Daniel Osvaldo e Stephan El Sharaawy. Osvaldo sfiderà la sua nazione d’origine e potrebbe cercare il riscatto proprio nel tempio della Roma, l’Olimpico, magari per convincere quei tifosi romanisti che non lo vogliono più vedere con la casacca giallorossa. Anche per il Faraone rossonero si prospetta una serata da non sbagliare: l’italo-egiziano dall’arrivo di Super Mario Balotelli ha smarrito il sorriso e le prestazioni del 2012 rossonero. Una buona possibilità per convincere Prandelli e Allegri vista l’assenza di Super Mario, che non sarà del match a causa di un infortunio.