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Editoriale Balotelli – A 23 anni è già un campione, in attesa di diventare un uomo
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11 anni agoon
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RedazioneMario Balotelli compie 23 anni. Il ragazzino ribelle sta crescendo, ma deve ancora dimostrare di essere diventato un uomo. Un campione già lo è Super Mario, lo è sempre stato. Campioni si nasce, non si diventa.
A 23 anni appena compiuti, il centravanti del Milan è uno dei migliori attaccanti al mondo, con un palmares da far impallidire un veterano: 3 scudetti, una coppa Italia, una Supercoppa italiana e soprattutto una Champions League con l’Inter, una Premier League, una coppa d’Inghilterra e un Community Shield col Manchester City.
Non ha ancora vinto nulla in rossonero Balotelli e vuole cominciare a farlo presto, magari a partire già dalla prossima stagione. Si aggrappa a lui il Milan, ai suoi gol, alle sue invenzioni, al suo carattere. Un carattere che troppo spesso però lo ha tradito, portando molti addetti ai lavori al punto di affermare che non sarebbe mai diventato un fuoriclasse per via di un carattere, appunto, che avrebbe potuto facilmente comprometterne la carriera.
Le cosiddette “Balotellate”, che lo hanno reso famoso più dei suoi gol, stanno, a poco a poco, facendosi più rare, sintomo del fatto che Mario sta crescendo, non soltanto sul campo, ma anche e soprattutto fuori, nella vita. Una vita al massimo, sempre otto i riflettori, a volte anche troppo. Balotelli però è forte, non soffre le pressioni derivanti dall’essere, non solo un calciatore cui si chiede sempre qualcosa in più degli altri, ma pure un personaggio pubblico, che fa notizia anche quando la notizia non c’è.
Una dimostrazione della freddezza con cui si lascia scivolare la pressione addosso, Mario la offre ogni volta che si presenta sul dischetto per calciare un rigore: palla da una parte e portiere dall’altra, non ne ha mai sbagliato uno in carriera. Cesare Prandelli ha fatto di Balotelli un punto fermo della sua nazionale, alternando il bastone alla carota e contribuendo alla maturazione di quello che in Inghilterra era stato etichettato semplicisticamente come “bad boy”.
Sarà lui a condurci ai mondiali brasiliani della prossima estate, è lui quello che può farceli vincere. A 23 anni è già un campione, in attesa di diventare un uomo.
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