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Editoriale – Roma, l’importanza di chiamarsi Totti
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11 anni agoon
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RedazioneUn mese fa circa fa avevamo suggerito in maniera abbastanza provocatoria di nominare Totti come allenatore-giocatore vista l’inconstistenza della proprietà americana e la confusione che attanaglia la proprietà giallorossa. I due segnali che sono arrivati dal ritiro di Brunico ci hanno suggerito che non ci eravamo poi tanto sbagliati: la scorsa settimana Totti ha offerto il rigore ad Osvaldo che poi via twitter ha lodato il gesto del suo capitano mentre l’altro ieri il Pupone-factotum ha esortato l’amico De Rossi a rimanere. Con due semplici mosse iil capitano giallorosso ha dato un colpo al cerchio ed uno alla botte togliendo dal mercato due giocatori cardine della Roma, ma la dirigenza che fa?
Purtroppo la Roma sta pagando un esperimento di gestione societaria fallimentare, unaproprietà distante e disinteressata che crea confusione ed incertezza anche nella testa di dirigenti preparati e competenti come Sabatini (il suo curriculum parla chiaro…). Per sopperire a ciò la Roma ha bisogno di un parafulmine, di un uomo di provata esperienza e fede giallorossa capace diunire e compattare un ambiente che sembra non aver mai avuto la bussola in mano. Ecco perchè Totti può essere ancora importante e potrà esserlo sempre di più in futuro.
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