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Editoriale Palermo – Situazione preoccupante a un mese dall’inizio della B
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11 anni agoon
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RedazioneA un mese dallinizio del campionato, con lacquisto di Terzi si può dire che la struttura del Palermo della prossima stagione sia ormai definita. Manca forse solo un centrocampista di qualità e corsa da affiancare a Barreto. Per il resto, eventuali ingressi dovrebbero coprire partenze.
E qui sta il punto. Le partenze e le soluzioni conseguenti. Il Palermo è un cantiere aperto nel quale vige la confusione più assoluta. Che negli ultimi due anni si è pagata a caro prezzo, con rendimenti indegni e retrocessione finale.
Larrivo del difensore centrale esperto e di categoria, come lex Siena, copre il buco in difesa lasciato libero da von Bergen, tornato in patria. Frattanto però è scoppiata la grana-Garcia. Più che un vero problema, la coda comica finale di unannata disgraziata. Il valore assoluto del giocatore, non meriterebbe particolare attenzione. Ma è bizzarro che proprio lui, uno degli artefici del fallimento (non tanto per colpe proprie, ma di chi ce lha messo, titolare inamovibile!) con alcuni errori individuali costati punti pesanti e che è potuto maturare sulla pelle della squadra, ora faccia le bizze rifiutando di presentarsi in ritiro e chiedendo dessere ceduto.
La motivazione è pretestuosa: presunte minacce ricevute a gennaio (smentite dal fatto che poi abbia regolarmente disputato tutte le partite). Perinetti accusa i procuratori più che il giocatore: vorrebbero che cambiasse squadra per incassare la provvigione. Sul piano tecnico il danno è relativo, in B Garcia avrebbe fatto comodo, ma nessuno si strapperà i capelli se non ci sarà. Ora però bisognerà trovare un sostituto anche per la fascia.
La gestione della questione a livello societario sarà, come sempre, deficitaria. Il Palermo continua ad inanellare topiche. Mette Ilicic sul mercato, non lo convoca, dice a tutti che lo cederà sicuramente, compra una marea di trequartisti, ne fa inevitabilmente calare il prezzo, rifiuta (a quanto si dice) unofferta sostanziosa dallestero cedendo al giocatore che vuole lItalia e lo cede alla Fiorentina, dalla quale ha già avuto due fregature con Viviano e Migliaccio non riscattati malgrado accordi tra gentiluomini, e alla quale finirà per darlo alle condizioni dei gigliati. A questo punto non può fare altrimenti.
Viola, sul mercato dopo averlo acquistato come il più promettente regista della B con Verratti e non averlo utilizzato, ora che anche il Palermo è in B e farebbe comodo, viene ceduto. Con Kurtic, stella in B col Varese, avrebbe costituito una mediana giovane e forte e, invece, fuori entrambi. Complimenti. Rios e Mantovani stanno in naftalina, in attesa di destinazione ma su libro paga. Aronica, preso per farne una bandiera, neppure convocato: è vecchio, ma non si sapeva? Vazquez, stella in Argentina, anche questanno verrà spedito altrove senza giocarsi una chance in questa squadra di fenomeni.
Hernandez sarebbe stato già ceduto, credo, se la quotazione non fosse in picchiata e fosse stato di proprietà intera del Palermo anziché a metà con un pool di sudamericani. E via discorrendo. Che tristezza. Fino a un paio danni fa il Palermo era protagonista ed entrava in tutte le trattative, adesso sarrabbatta da vassallo (affidandosi a Perinetti come apripista per Zamparini). Fa rabbia vedere la spina dorsale di una delle squadre più forti dEuropa composta dal terzetto di ex Sirigu, Pastore, Cavani. Ma tantè.
E tuttavia sui portieri che la situazione è più che paradossale, grottesca. Il Palermo ne ha uno stock completo e non è un caso che nel valzer dei numero uno che sè innescato (Roma, Napoli, Fiorentina, Udinese, Genoa) quelli rosanero siano sempre presenti. Come tappabuchi, ovviamente, e soluzioni di riserva. Talchè la società non sa come muoversi. Sorrentino è confermatissimo, ma se arriva lofferta irrinunciabile partirà, lo dice il suo entourage e lo conferma la società (solito modello di fermezza e lungimiranza).
Benussi in fondo la B lha già vinta quindi potrebbe essere il titolare se parte Sorrentino, si disse: ebbene, andrà probabilmente allUdinese. Ujikani non può rimanere perché scottato dalla passata stagione, ma è in ritiro e si allena. Al contrario di Viviano, lunico sicuro partente ma ancora senza squadra. Che sia lui lasso nella manica: a sorpresa sì, ma fino a che punto convinto e convincente? Cè da aspettarsi di tutto, da questa dirigenza. Che continua però, come lanno passato, a chiedere fiducia al buio. Ma come si fa?!
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