Pazza Inter
Lo strillo di Borzillo – Anno nuovo, vecchia Inter!
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3 anni agoon
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RedazioneTutto sommato possiamo tranquillamente affermarlo: l’Inter non si è addormentata nel bosco durante queste vacanze natalizie. Il pericolo, a dirla tutta, c’era. L’inquietudine di risvegliarsi dal bel sogno durato tutto il 2021 serpeggiava silenziosa tra amuleti e ammennicoli vari della tifoseria del biscione. Troppo bello tutto per poter essere vero. Beh, una notizia sembra sicura: non è cambiato nulla. Certo, forse la tenuta atletica è meno performante di quella, pazzesca, mostrata da inizio novembre al rompete le righe per il cambio d’anno.
Contro la Lazio, sarà pure altalenante ma l’unica con cui l’Inter aveva perso nel girone d’andata e storicamente avversaria fastidiosa nemmeno poco, i ragazzi di Simone Inzaghi hanno mostrato larghi tratti di gran bel gioco con un calo finale, nel quale i nerazzurri non hanno rischiato comunque praticamente nulla, molto più che prevedibile. Del resto era un battesimo davvero di fuoco, contro un’avversaria tosta, con individualità di spessore e animata dalla voglia di ben fare per non perdere ulteriore terreno da una zona Champions ormai ridotta a chimera. A parte il gol annullato a Lautaro Martinez per un sopracciglio impazzito, perché stiamo parlando di un fuorigioco ridicolo ma, finché la regola è questa, continueremo a parlare di alcuni fuorigioco ridicoli per essere chiari e sarebbe anche ora di riformare regolamenti senza un senso in certi casi, l’Inter ha creato molto, sbagliato abbastanza, trovando in un paio di circostanze le parate di Strakosha a rendere il cammino verso i tre punti complicato più del lecito.
Missione compiuta al triplice fischio di un Pairetto stranamente titubante mai aiutato dal varista Aureliano: anzi, diciamo pure il contrario. Adesso bisogna proseguire sulla stessa linea tenuta domenica sera: meglio, se possibile allungare i tempi del bel gioco riportandoli ai novanta minuti ai quali la squadra ci aveva abituati, forse fin troppo bene. Operazione assolutamente nelle corde di un gruppo che non ha la minima intenzione di mollare niente, manco una briciola. A cominciare da stasera, quando al Meazza sarà di scena la Juventus per contendere al cielo e alla notte la Supercoppa italiana. Sarò sincero e non faccio manco un filo di maniavantismo: stasera voglio vincere. E questi ragazzi possono regalarmi e regalarci il primo trofeo stagionale. Vero, di fronte hai pur sempre Madama, che quando vede nerazzurro gioca (quasi) sempre con la bava alla bocca. Vero, la Juventus ha un paio di individualità che possono, da sole, vincere la partita. Vero, novanta minuti secchi possono anche avere un favorito ma parliamo di distanze minime, non certo siderali.
Tutto vero.
Io però ho il diciannovesimo cucito sul petto, ho acquisito certezze sconosciute fino a un paio d’anni fa, ho il miglior undici da schierare fin dal principio, cosa che i miei avversari non hanno viste le numerose e pesanti assenze, a proposito auguri a Federico Chiesa per una guarigione velocissima: senza di lui perde il campionato per non parlare della Nazionale di Mancini. Insomma, è un’occasione non dico unica ma quasi. Per festeggiare al meglio il 2022, per dare un segnale pesante al campionato, per dimostrare che l’Inter è la più forte, anche quando si tratta di sfida secca. Rispetto per tutti, sempre: paura di nessuno, soprattutto questa volta.
Gabriele Borzillo