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Editoriale Wimbledon – Murray soffre ma va in semifinale
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11 anni agoon
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RedazioneSe Andy Murray fosse stato eliminato ai quarti di finale, che sorpresa avrebbe riscosso in questo Wimblegeddon? Rasente allo zero visto che ormai ci abbiamo fatto labitudine ai colpi di scena, a ex numeri uno che escono battuti da over top 100, da perfetti sconosciuti che bevono alla coppa della gloria. Prendete quei due polacchi affrontatisi oggi sul campo n.1, Kubot e Janowicz, con questultimo che raggiunge il penultimo passo di un cammino immacolato e che fra due giorni affronterà proprio Murray.
Fernando Verdasco è riuscito a portare per quasi due ore una ventata di freddo artico in questo luglio cupo ma afoso di Londra; ha gelato il Central Court strappando i primi due set dellincontro allo scozzese, lo ha fatto togliendo ritmo al match e infilando le aperture di campo con il suo inesorabile dritto che spara colpi manco fosse un cannone. Murray non capiva più niente, era in bambola, addirittura nel terzo set concede una palla break sanguinosa annullata però da una gran prima di servizio. Risorge come fa il sole su Londra dopo un pomeriggio di nuvole torve, here comes the sun come cantavano i Beatles, e tutto torna sui binari giusti.
Lo spagnolo vede morire i buoni propositi in uno dei match più combattuti della sua carriera, ha la capacità di adattarsi bene a qualsiasi superficie siccome è il più british degli spagnoli del circuito ma quel che gli manca è lambizione. Avesse la stessa fermezza dei suoi capelli colmi di gel, sarebbe un tennista perfetto. Questa dote di certo non manca a Murray altrimenti non avrebbe rimontato due set di svantaggio.
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