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Editoriale Roland Garros – La bella contro la bestia
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11 anni agoon
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RedazioneFrastornato dalle urla percepite nelle due ore di gioco, mi sembrava il caso di spegnere televisione e telefonino per trovare la concentrazione necessaria per dare una discreta analisi al match fra Vicktoria Azarenka e Maria Sharapova. Gli echi ossessionati delle tenniste hanno rovinato la bella cornice del Chatrier e dei platani allorizzonte delle serre dAuteuil, dobbiamo accettarle così come sono, belle e urlatrici come poche nel circuito WTA. Favoritissima per il computer – come ama dire Gianni Clerici – era la russa e i pronostici sono stati rispettati, altra stranezza.
Eppure questo Roland Garros è uno dei più ovvi della storia, stando al pensiero dei bookers, e la conferma arriva dando unocchiata alle semifinaliste (tutte quattro appartengono alla top-5). Un set a testa, Maria prende il largo nel terzo con due break ma allottavo game sciupa tre match points e regala un po di ossigeno a Vika; lAzarenka tiene il servizio portandosi sul 4-5, Masha pone il sigillo grazie al dodicesimo aces. La centesima vittoria sul rosso le garantisce la finale dello slam, meglio così.
Lavversaria della siberiana è – ahinoi – Serena Williams avendo battuto nellallenamento pomeridiano Sara Errani. 6-0, 6-1. Il risultato è laconico, la gara non è mai iniziata, troppo elevato il divario di struttura fisica, lamericana è come un carrarmato che ha asfaltato un soldatino intelligente. Come dicevo dopo la qualificazione alla semi, inutile invocare il miracolo della tennista bolognese: questi quarantasei minuti di gara hanno dimostrato chi primeggia fra le donne.
Sharapova–Williams. Altezza contro muscoli. Russia contro Stati Uniti. Il sedicesimo incontro fra le due fa sovvenire alla mente una evocazione storica della guerra fredda ma meglio non ricordare ai sovietici gli impietosi precedenti: tredici volte ha vinto la Yankee (fra cui cinque finali su sette, tuttavia mai incontratesi a Parigi), due volte ha trionfato Madre Russia. La finale femminile del Roland Garros 2013 metterà davanti la bella contro la bestia.
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