Amarcord
Collovati: Moratti, vendi lInter. Il calcio di oggi è dei magnati
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12 anni agoon
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RedazioneLa trattativa per la cessione dellInter al magnate indonesiano Tohir procede e divide la critica e il popolo nerazzurro. Noi di Calcisssimo.com abbiamo chiesto il parere del nostro Fulvio Collovati.
Allora, Fulvio: fossi in Moratti cederesti l’Inter ora? La famiglia Moratti rappresenta lInter, ma è il momento di lasciar perdere i sentimenti ed essere razionali. Unpportunità del genere non capita più, non ci penserei un attimo a cedere, chiaramente se le cifre sono quelle che si sono lette….
Secondo te quali sono i motivi per cui Moratti tentenna e vuole restare comunque in società? Per ragioni comprensibili, di cuore, di narcisismo. In fondo, la notorietà che ti dà il calcio non te la dà nessuno, in pochi sanno che faccia abbia il fratello di Massimo, Gianmarco.
In caso di cessione ad un gruppo estero, sarebbe meglio avere comunque Moratti in società? Cosa ci starebbe a fare? Non lo so, non vedo i vantaggi se il potere è nelle mani di unaltra persona.
Non c’è rischio che unInter con proprietà straniera finisca come la Roma, dove la proprietà è accusata di assenteismo? Sia chiaro bisogna accertarsi che tutto ciò descritto su Thoir sia reale, non affrettarsi a vendere, ma fare le indagini opportune, non chiudersi gli occhi come stanno facendo a Roma.
Quali prospettive per l’Inter indonesiana? Il calcio va nella direzione globale, limprenditore fatto in casa, con la sua passione, non può dilapidare il suo patrimonio per una società di calcio. Ora comandano gli sceicchi, i magnati russi e personaggi emergenti come Thoir e non puoi competere con loro e con i loro giri di affari. LInter ne trarrà vantaggi a livello mondiale a livello di immagine, vincere poi è unaltra cosa .
I tifosi spingono per cessione: perché? Non manca riconoscenza? No, non si può non essere riconoscenti alla famiglia Moratti, nel caso specifico a Massimo, ma i tifosi non sono scemi, hanno capito ciò che ho detto sopra: non ci si accontenta più di vincere in Italia, il business è allestero e se vuoi vincere devi investire, cosa che i nostri presidenti non stanno facendo perché non possono.