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Editoriale Milan – Confermare Allegri, scelta giusta: ma perchè tirarla tanto per le lunghe?
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11 anni agoon
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RedazioneTanto rumore per nulla: titolo perfetto per riferirsi alla conferma di Massimiliano Allegri, venuta dopo il fatidico vertice tenutosi ad Arcore tra Silvio Berlusconi, Adriano Galliani e lo stesso tecnico toscano. Premessa: siamo dellidea che sia stata presa la decisione giusta, per i motivi che conosciamo già, tutti riconducibili allo straordinario terzo posto conquistato dal Milan in unannata cominciata come peggio non poteva. Allegri ha avuto il merito di ricompattare un ambiente che pareva sfiduciato, traendo il massimo dal materiale umano e tecnico che aveva a disposizione. E però, davvero era necessaria tutto questa pantomima mediatica per arrivare alla conclusione che non vera miglior allenatore, per il Milan del prossimo anno, di Massimiliano Allegri? Vero è che è giusto che ognuno si prenda il proprio momento di riflessione, ma un momento non deve durare uneternità. E invece siamo passati da Seedorf a Donadoni, da Van Basten a Rijkaard, da Montella a Tassotti: un turbinio continuo di nomi che non ha certo esaltato i tifosi rossoneri. Per non dire delle voci su eventuali squilibri societari venutisi a creare proprio in questa fase e che prospettavano scenari apocalittici: Galliani destituito dei propri poteri, Barbara Berlusconi a capo della società con Paolo Maldini come braccio destro. Ed invece, tutto come prima, fortunatamente per i colori rossoneri, ci viene da dire.
Chi esce con laura da trionfatore in tutto ciò è Massimiliano Allegri: ancora una volta il tecnico toscano ha palesato una calma (che poi fosse esteriore o meno poco ci frega) da primo della classe, insospettabile per chi ricorda il suo carattere fumantino negli anni in cui di mestiere faceva il calciatore. Ha avuto la pazienza di aspettare, realizzando il suo piccolo sogno di continuare a guidare il Milan: per la serie chi la dura, la vince. Con tanti saluti alla Roma degli americani, loro sì finiti nel disorientamento più totale. Da indesiderato di turno, da separato in casa, da inviso al capo che tutto decide (o forse no?) Allegri è divenuto luomo che deve proseguire sulla strada del rilancio, colui che si è permesso di tenere in sospeso una società importante come quella capitolina, seducendola per poi abbandonarla con altissima nonchalance. Insomma, il Milan ricomincia da Allegri sperando che per una volta il buon Silvio si decida a concedergli dosi abbondanti di fiducia, senza pungolarlo (eufemismo) continuamente a stagione in corso: se fiducia deve essere, che lo sia a 360 gradi. E complimenti ad Adriano Galliani che, ancora una volta, è riuscito a far tornare sui propri passi il Cavaliere: non è roba di tutti i giorni, assolutamente.
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