Gila, un violino sempre più caro: Bologna e Genoa trattano, ma…

Da oltre dieci anni il suono del violino accompagna tutti gli appassionati del nostro calcio: la colonna sonora di Alberto Gilardino allieta, con la sua musica di gol, gli stadi italiani dalla stagione 1999/00. In tutti questi anni, varie sono state le esibizioni del giocatore biellese, che ha saputo offrire grandi assoli ma anche qualche steccata che sembrava, inizialmente, compromettere la carriera nella massima serie di uno dei bomber più prolifici segli ultimi anni.

E invece il violino d’oro ha saputo incantare teatri su teatri, in tripudi di applausi e richieste di bis. L’ultima in ordine di tempo è quella dei tifosi bolognesi, che considerano il Gila come un indolo indiscusso, a fronte dei 13 gol realizzati sotto le due Torri, dove ha giocato in prestito la stagione appena conclusasi.

Peccato che la grande stagione di Gilardino, culminata con il ritorno in nazionale e la rete siglata proprio al Dall’Ara contro San Marino, ha fatto lievitare il costo del cartellino del bomber, di proprietà del Genoa, che giusto un anno fa provava a disfarsi in tutti i modi dell’ingaggio pesante del biellese e che oggi invece gongola chiedendo quasi 5 milioni di euro per liberarlo. 

Il prezzo degno di uno Stradivari insomma….che però il direttora d’orchestra del Bologna, Stefano Pioli, reputa imprescindibile per il suo complesso di gioco. L’offerta dei felsinei al Genoa è ora ferma a 1,5 milioni più la seconda metà del cartellino di Robert Acquafresca, attualmente in prestito al Levante. Decisamente troppo poco per Enrico Preziosi, che gioca al rialzo e si frega le mani per aver realizzato un altro dei colpi di mercato dei suoi.

Attenzione quindi alla Lazio, alla ricerca di un vice-Klose affidabile anche in vista dell’Europa League, e al Parma, piazza dove Gilardino ha già giocato con ottimi risultati, nel caso dovesse partire Belfodil…