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Stadio Dall’Ara non a norma per gare ufficiali internazionali
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12 anni agoon
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RedazioneLItalia è tornata in città dopo 14 anni di attesa, ma chissà se e quando lo rifarà. La partita di ieri è stata una mossa diplomatica tra Comune, Bologna e Federcalcio ma sè potuta disputare qui solo perché si trattava di unamichevole di basso profilo. Il DallAra, oggi, non rispetta i parametri Uefa per le gare internazionali. Cesena e Modena, per dire, sono in regola. Qui no. Lintesa di massima tra Comune e Bfc per un restyling cè da un paio di mesi, lidea è addirittura quella di riportare il DallAra allantica cinta muraria, togliendo la sovrastruttura in ferro realizzata per i Mondiali del 90. Ma non è semplice, “il progetto è allo stato embrionale, è prematuro parlarne», ammette il presidente rossoblù Guaraldi. Ed è pure molto oneroso. E come puntualizza lassessore allo sport Rizzo Nervo, «spetta al Bologna finanziarlo”.
Quindi se ne riparlerà, per quanto ieri il sindaco Merola abbia auspicato un connubio duraturo fra Bologna e lazzurro: “Mi auguro che questo ha detto sia un antipasto, linizio di un cammino assieme che veda la città ospitare ancora la Nazionale”. Ma i problemi ci sono e il presidente Abete li ha rimarcati: “È bello essere qui, ma farci una gara ufficiale non si può. Bologna la merita, parlando col sindaco e con Guaraldi ho visto che la volontà cè”. Ma è lo stesso presidente rossoblù ad avvertire che il DallAra “non ha bisogno solo di un po di cipria, ma del chirurgo plastico. Ci stiamo lavorando, speriamo di avere uno stadio a norma in pochi anni”.
I lavori da eseguire per soddisfare gli standard Uefa sono molti. Il problema principale sono i seggiolini: “Se si giocasse una gara ufficiale, gran parte degli spalti andrebbero chiusi”, spiega il presidente Figc. Ogni posto deve infatti avere una seduta provvista di schienale, di materiale indistruttibile e non infiammabile. Al DallAra, insomma, sarebbe quasi tutto da rifare. Ma le criticità sono molteplici: dai parcheggi ai posti per le autorità, dalla connessione Internet assente, agli spazi per i giornalisti. È evidente che un progetto simile peserebbe molto sulle casse di una società che ai conti deve stare attentissima. Perché “la ristrutturazione dello stadio è tra i nostri obiettivi, e lappoggiamo in pieno chiude Rizzo Nervo , ma lonere spetta al Bologna, e sarà il club a decidere quando e come partire”.