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Editoriale Napoli – Benitez, la scelta giusta dalla quale ricominciare
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12 anni agoon
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RedazioneDopo i continui tira e molla, i pre annunci su Twitter, gli indizi relativi alle iniziali di colui che sarebbe stato il nuovo allenatore, Aurelio De Laurentiis ha annunciato, poco più di 24 ore orsono, che sarà Rafa Benitez il prossimo tecnico del Napoli. Scelta condivisa da molti, criticata da altrettanti. Una cosa è certa: il patron dei partenopei si è assicurato un nome importante, di assoluto spessore internazionale. Con una Champions League da affrontare, una sorta di assicurazione, come esplicita il palmares del tecnico spagnolo. La stessa gestione Mazzarri, due stagioni addietro, soprattutto nel doppio confronto con il Chelsea ha evidenziato quanto, nell’Europa che conta, avere esperienza sia fondamentale. Inoltre prendere Rafa Benitez vuol dire anche puntare sulla sua voglia di rivalsa nei confronti dell’Inter, sulla cui panchina è andato ad insediarsi proprio Walter Mazzarri. Insomma, tutta una serie di sfide nelle sfide, che gli amanti del calcio già pregustano.
E proprio in riferimento ai suoi mesi nerazzurri, in molti hanno definito Benitez allenatore inadatto al calcio italiano: affermazione ardua, visto il contesto in cui è andato ad insediarsi il diretto interessato, nell’estate del 2010, quando è andato ad ereditare la pesante gestione Mourinho. Divenuta pesantissima nel momento in cui ha voluto fare terra bruciata su tutto ciò che riguardava lo ‘Special One’, commettendo forse il più autolesionista degli errori. Và però detto, in tutta onestà, che la squadra non ha mai particolarmente agevolato Benitez. Con ciò non vogliamo insinuare che Zanetti e compagni abbiano volutamente danneggiato l’Inter, in modo da causare l’allontanamento del tecnico, ma diciamo che non hanno dato fondo a tutte le energie possibili, quanto meno a livello mentale.
Ad ogni modo, l’impressione è che la scelta di Benitez sia stata, tra le papabili, la migliore possibile: preparato, scafato a dovere, motivato particolarmente, di base ci sono tutte le potenzialità per non far rimpiangere Mazzarri. E poi? Poi bisognerà anche vedere che rosa gli metterà a disposizione De Laurentiis. E soprattutto se rimarrà Cavani. Perchè è anche vero che siamo ancora a maggio, e dar qualcosa per scontato adesso sarebbe come minimo ridicolo. Ma è altrettanto vero che, sino a quando almeno non si definiranno i quadri tecnici delle big d’Europa (vedi Psg, Chelsea, Real Madrid, Manchester City) non arriveranno offerte concrete per Cavani. E per concrete intendiamo esattamente rispondenti ai 63 milioni di euro della clausola rescissoria: non uno di meno, infatti, pare intenzionato ad accettarne De Laurentiis, e non è da dare per sicuro che ciò avvenga.
Il tutto, peraltro, ha una scadenza, fissata per il 10 agosto: di tempo ve n’è a fiumi in mezzo, e c’è il 90% delle possibilità che arriverà il club che strapperà via al Napoli ed all’amore dei propri tifosi il ‘Matador’. Ma c’è una minima speranza, per il Napoli, che ciò non accada, ed il primo a ragionarla in questi termini è proprio Benitez. Se poi Cavani andasse via, sarà dovere di Bigon e dei suoi collaboratori fornire allo spagnolo un sostituto adeguato: si parla tanto di Dzeko, calciatore dalle caratteristiche diverse Cavani, ma che ben risponderebbe alle esigenze tattiche di 4-2-3-1 che sono prerogativa principale del gioco di Benitez. Nel frattempo a quest’ultimo auguriamo un grosso in bocca al lupo, e poco importa che impari o meno il dialetto napoletano: quel che conta è che parli il linguaggio della vittoria, un linguaggio ben conosciuto da Benitez, anche nei temi vissuti in chiaroscuro all’Inter.
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