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Editoriale Giro, 21a tappa – Pokerissimo Cavendish, Nibali nella storia
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12 anni agoon
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RedazioneIl Giro dItalia vede il suo ultimo atto nella cornice soleggiata di Brescia, città rinomata La Leonessa per come ha saputo difendersi dallinvasore austriaco nel XIX secolo. La coppa a vortice dorato viene sollevata in un tripudio di rosa e sorrisi da Vincenzo Nibali, volto pulito del ciclismo di terza generazione finalmente bonificato dagli interventi dei regolamenti sullantidoping. Il corridore siciliano ha messo metaforicamente in tasca questo trofeo dopo la sbalordente vittoria nella cronometro di Polsa, applausi per un attaccante puro che ha deciso di attaccare quando gli altri lo volevano sopraffare.
Lultimo assolo spetta a Mark Cavendish, quinta vittoria di tappa per il velocista migliore del mondo che vince la classifica della ex maglia ciclamino, oggi maglia rossa: il copione vincente non si cambia, soliti ultimi 300 metri che lasciano sui pedali tutti gli altri. Peccato per Sacha Modolo ed Elia Viviani (terzo podio in questo Giro comunque straordinario per lui), bruciati dal campione dellOmega Pharma.
Il miglior scalatore si conferma Stefano Pirazzi della Bardiani mentre la maglia bianca di miglior giovane viene vinta – meritatamente – da Carlos Betancur per 41 sul polacco Rafal Majka (si tratta del secondo colombiano a vincere questa classifica accessoria dopo Rigoberto Uran lanno scorso).
Così dopo 3450 km di pedalate e fatica, di neve e pioggia, di rabbia e gioia si spengono i riflettori sul Giro dItalia ma non sul ciclismo. Nibali si emoziona e piange sul podio di Brescia mentre tutta lAstana lo solleva sotto il cielo splendente che bacia la Leonessa.
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