Amarcord
Bologna, Diamanti cedibile, ma solo per offerte super
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12 anni agoon
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Redazione30 appena compiuti e la fama di essere un ragazzo tutto cuore e pochi fronzoli. Alessandro Diamanti ha costruito la sua carriera sulle sue doti balistiche e sulla generosità, che spesso gli ha fatto prendere srade più complicate di quelle che un giocatore del suo talento avrebbe meritato. Una vita a girare per la Toscana, poi l’esplosione di Livorno, il trasferimento al West Ham – glorioso, ma al tempo in crisi, club di Londra – ed il ritorno in Italia prima a Brescia, poi a Bologna. E solo dallo scorso anno, quando il suo nome è entrato prepotentemente nelle rotazioni della Nazionale di Cesare Prandelli, i grandi club si sono accorti di lui.
Era ora, ma la fascia rossoblu è un bell’impegno, soprattutto dopo l’addio di Marco Di Vaio. Certo che a 30anni passano treni che difficilmente passano2 volte dalla stessa stazione, nonostante quella di Bologna sia tra le più trafficate d’Italia. Coglierlo al volo non sarebbe male. Ma guai ad essere banali. Juventus? Inter? Può anche essere, ma il Porto è una strada che lo intriga di più. E tutto sommato anche la società emiliana sembra gradire. L’importante è che l’offerta sposi i piani di tutti i coinvolti.
Perchè, per farla breve, se il Porto arriva con un’offerta da 5 milioni di euro, Diamanti resta dov’è. Non avrebbe senso perdere un giocatore del suo calibro per una cifra del genere, tanto più che il numero 23 ha sempre detto di restare più che volentieri al Dall’Ara. La sua speranza è che la situazione si chiuda il più in fretta possibile, magari per affrontare le vacanze (e probabilmente Confederations Cup) in maniera serena. Se poi arrivasse l’assegno da 10/12 milioni di euro, il discorso cambierebbe nettamente, ma attenzione: Alino non è sul mercato, quindi, per portarlo via a Guaraldi, serve uno sforzo non da poco.