Amarcord
Montolivo non è d’accordo con Berlusconi: “Terzo posto? Merito di Allegri”
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12 anni agoon
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RedazioneIntervistato a margine della conferenza stampa di presentazione del “Centro Maria Letizia Verga per la Ricerca e la Cura della Leucemia del bambino, di cui è testimonial, il centrocampista del Milan e della nazionale, Riccardo Montolivo, è tornato sui temi dell’ultima giornata di campionato, in particolare sul terzo posto conquistato in extremis dai rossoneri a scapito della sua ex squadra, la Fiorentina, e sul futuro di Allegri. Ecco le sue parole, rilasciate ai microfoni di Calcissimo.com: “È stata una partita di grande sofferenza, ci abbiamo creduto fino alla fine, dimostrando di essere una squadra. Siamo contenti di aver chiuso al terzo posto dopo una grande rimonta. C’è rammarico per le prime giornate di campionato in cui non abbiamo raccolto quanto avremmo voluto, poi la squadra ha cominciato a girare ed è arrivata questa rimonta che dev’essere un punto di partenza per la prossima stagione. Il merito è di Allegri, che ha fatto un gran lavoro. Per me il mister deve restare e non temo che possa andar via, perchè ha ancora un anno di contratto col Milan. Comunque si vedrà. Ritornando alla partita di ieri, ancora una volta il calcio ha dimostrato di essere imprevedibile e per questo emozionante. Nel primo tempo avremmo meritato di segnare due gol e invece ne abbiamo preso uno, mentre nel secondo tempo, pur giocando male, abbiamo vinto il match”.
A Montolivo è stato poi chiesto un commento sugli scontri avvenuti tra la squadra rossonera e alcuni ultras viola, alla stazione di Firenze: “Io non ho visto quasi niente, ho sentito degli insulti, ma sono cose a cui purtroppo siamo abituati. Mi dispiace per la Fiorentina e i suoi tifosi, sarebbe stato bello qualificarci sia noi che loro per la Champions, ma sfortunatamente un posto lo abbiamo perso e si va solo in tre”. Infine una chiosa sulla nazionale di Cesare Prandelli, che sarà impegnata, quest’estate, nella Confederations Cup: ” Puntiamo a essere competitivi e andremo lì per giocarci le nostre carte.”