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Editoriale Giro, 13a tappa – Cavendish, la vittoria più bella di sempre
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12 anni agoon
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RedazioneIl Giro dItalia è nei manubri della S-Works Specialized di Vincenzo Nibali ma questoggi la prima pagina se la prende il nativo dellIsola di Man, Mark Cavendish. In sella alla sua Pinarello Dogma rigorosamente nera per celebrare la maglia vinta dellomonimo ciclista, cannon ball vince la quarta tappa in volata confermandosi per la 101a volta re dello sprint finale.
A giudizio di parecchi saggi delle due ruote lazione di questoggi di Mark è la migliore di sempre, proviamo a capire il perché di questa affermazione. Poco prima dellultimo km linglese si trova nel plotone dei battistrada in un posizione interna rispetto a chi tira questo gruppetto di velocisti: quando mancano circa 500 metri allarrivo Cavendish rifila una spallata a chi lo intralcia, mette la freccia e supera tutti. Un bolide inarrestabile negli ultimi 350 metri, da urlo per lo sforzo immane visibile nei muscoli e sul volto del corridore della Omega Pharma.
Cavendish zittisce tutti nella circostanza imputata non di rado da quei critici che probabilmente mai nella loro vita hanno pedalato: vince senza il supporto della squadra, vince senza il cosiddetto treno arrivando per primo sul difficilissimo traguardo di Cherasco costellato da una miriade di sali-scendi. Batte tanti italiani, secondo si piazza Nizzolo della RadioShack, terzo arriva lo sloveno Luka Mezgec (talento da tenere sottocchio per il futuro), ma lunico che non potrà battere sarà il siciliano Vincenzo Nibali perché fra il manubrio della sua S-Works Specialized stringe la coppa del Giro dItalia.
La 13a tappa, partita da Roncole di Busseto per omaggiare il bicentenario della nascita di Giuseppe Verdi, apre le porte alle montagne del Giro: il Sestriere domani e il Col de Galibier domenica ci diranno chi sarà il vincitore.
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