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Editoriale – Beckham lascia, ma rimane l’icona più grande di questo sport
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12 anni agoon
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RedazioneNon era proprio nell’aria, anche se il sentore che ciò potesse accadere lo si era avvertito nella mancanza di decisioni prese riguardo al proprio futuro. E però, quando David Beckham ha annunciato l’addio al calcio, i veri amanti del calcio hanno provato quel dispiacere classico di chi sa che non vedrà più in azione uno degli interpreti più meravigliosi di questo sport. Stesse sensazioni sentite quando Sir Alex Ferguson si è congedato, una settimana addietro, dal ruolo di allenatore, professione che lui ha reso sua come nessun altro ha saputo fare, trasformandola in nobilissima arte.
E nobile calciatore è stato David Beckham, il cui destro è stato baciato dal dio del pallone come quello di pochi altri eletti. Un destro che l’ha portato a vestire le maglie di Manchester United, Real Madrid, Milan, Los Angeles Galaxy e Psg: volendo anche non considerare la pur apprezzabile parentesi yankee, scusate se è poco. Un palmares che non stiamo qui ad enunciare e che parla per lui, capace di vincere tutto. Ovunque sia andato ha lasciato il segno, a Manchester soprattutto, dove il segno gli è stato a sua volta lasciato addosso, mediante scarpa volante, dal suo mentore, il già citato Sir Alex.
Esempio, Beckham, di professionalità e serietà, molto più di quanto la sua passione per la moda e la pubblicità abbiano indotto a far credere. Eppure, anche da ex, siamo sicuri che David Beckham rappresenterà agli occhi di tutti la più grande icona vivente del calcio. Forse anche più dei vari Cristiano Ronaldo e Messi, dalla somma tecnica decisamente superiore ma che, probabilmente, hanno avuto un impatto sul mondo esterno mai paragonabile a quello dello Spice Boy. Merito della pari eleganza esibita dal calciatore inglese dentro e fuori dai campi da gioco, che lo ha reso fuoriclasse sui prati verdi e nei mass media di mezzo mondo (ed anche oltre). Ci mancherà il tuo destro da perferzione assoluta, caro David.
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