Mercato story
Milan, la panchina è una questione di “famiglia”: ecco i 4 candidati
Published
12 anni agoon
By
RedazioneUna questione in “famiglia”: potrebbe essere questo il titolo del tormentone-panchina in casa Milan. Il presidente rossonero Silvio Berlusconi sembra infatti deciso a sollevare Massimiliano Allegri dall’incarico di tecnico rossonero, sventagliando ai media un probabile accordo tra il tecnico livornese e la Roma, ignorando il principio basilare di una famiglia, secondo cui i panni sporchi si lavano in casa. Dopo le tante scaramucce tra il padre-padrone rossonero e il suo allenatore, oggetto di critiche più o meno velate da un anno e mezza a questa parte, la decisione sarebbe stata presa per favorire l’inserimento di un ex calciatore societario nei piani tecnici; la rosa da cui estrarre il nome del futuro allenatore rossonero si restringerebbe a quattro campioni del recente passato: Gennaro Gattuso, Clarence Seedorf, Andriy Shevchenko e Pippo Inzaghi.
-Opzione uno, Gennaro Gattuso. Perché sì: Ringhio è sicuramente un leader, conosce meglio di chiunque altro lo spogliatoio e l’ambiente rossonero e garantisce rispetto e lavoro serio. Perché no: Non sembra onestamente pronto; l’esonero appena subito a Sion sembra suggerire prudenza. Beninteso, il futuro è dalla sua parte, e sicuramente potrà diventare un grande allenatore, ma il momento per un Milan da rifondare potrebbe essere un azzardo.
-Opzione due, Clarence Seedorf. Perché sì: E’ nato allenatore, le sue conoscenze tattiche sono immense, conosce tantissimi campionati sia per averci giocato che per averli vinti! Seedorf è già stato “allenatore in campo” del Milan ancelottiano, sempre presente e sempre pronto a guidare i compagni. Perché no: Il rischio è che Seedorf, che ha vinto il campionato brasiliano col Botafogo di recente, si senta ancora un calciatore. L’immensa voglia di fare e sperimentare del Clarence uomo potrebbe essere controproducente per il Clarence allenatore.
-Opzione tre, Andriy Shevchenko. Perché sì: E’ forse, insieme a Kakà e Pippo Inzaghi, uno degli ultimi eroi leggendari del popolo rossonero. Per questa maglia ha dato tanto, prima di voler provare un’altra esperienza di vita e di calcio. Amato da tutti, potrebbe essere l’uomo giusto nel posto giusto, contribuendo, da grande attaccante del passato, alla definitiva maturazione dell’attaccante del futuro, Mario Balotelli. Perché no: Ha di recente rifiutato il ruolo di ct dell’Ucraina perchè non si sente ancora pronto.
-Opzione quattro, Pippo Inzaghi. Perché sì: Basterebbe dire perché è Pippo Inzaghi, l’anima del Milan degli ultimi 10 anni, un’icona, una leggenda, l’amore vero di tutto il popolo rossonero. Perché no: Perché sta crescendo come mister, e la crescita non può essere immediata. Il lavoro con la Berretti è ottimo, va continuato ancora prima di arrivare alla serie A. Ma sarebbe solo questione di tempo, la panchina di San Siro, prima o poi, sarà sua.
You may like
L’agente: “Bale deve giocare, non so se resterà al Real Madrid…”
Pugno di ferro del Bayern: “Lewandowski via solo per 200 milioni, altrimenti resta qui!”
Iniesta racconta: “Quella volta che Dinho minacciò di andare al Real…”
VIDEO – Quando Spalletti diceva: “Lasciate lavorare la società, non siamo delettanti allo sbaraglio! Vedrete che…”
Da Zidane a Neymar, passando per Pogba: i colpi più costosi della storia!
Schick all’Inter? Non è detto…