Amarcord
Agnelli lo ribadisce ancora: “I nostri Scudetti sono 31, ora la Champions”
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12 anni agoon
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RedazioneNella mattinata istituzionale della Juventus, ricevuta nella sala del Consiglio Comunale per le felicitazioni dell’amministrazione cittadina per lo Scudetto conquistato, e la consegna di una targa e delle medaglie ad atleti e dirigenti, tema centrale è stato il numero di titoli conquistati dal club bianconero.
Un momento di imbarazzo c’è stato quando il Presidente del Consiglio Comunale, Giovanni Ferraris, intervenendo in Sala Rossa, si è così rivolto al presidente bianconero Andrea Agnelli: “Ci congratuliamo per il suo 29° Scudetto”.
La risposta del numero uno della Vecchia Signora non si è fatta attendere: “La contabilità della passione è diversa da quella dell’ufficialità. Per noi gli Scudetti sono 31, anche se in sede istituzionale il conteggio è diverso. – ha affermato – Capisco, comunque, che in una sala istituzionale i numeri a cui si fa riferimento siano quelli degli albi”.
Dopo il doppio Scudetto, l’obiettivo principale per la nuova stagione sarà per la Juventus la Champions League. “La Champions resta un sogno e un’ambizione, ma direi che non ci siamo andati soltanto vicino, – ha dichiarato – visto che l’abbiamo portata a casa due volte. Ora vogliamo riprovarci, lavoreremo duramente per questo”.
Agnelli ha poi tenuto a sottolineare il legame che collega la squadra al capoluogo piemontese. “Per me è un grandissimo onore rappresentare la Juventus nella sala del Consiglio, davanti al sindaco e al presidente. A tale proposito vorrei ricordare una frase dell’Avvocato: ‘Forse uno dei fattori che ha aiutato la Juventus a diventare la squadra più tifata in Italia è il fatto che il suo nome non è legato strettamente ad una città in particolare, e questo l’ha aiutata a raggiungere un gruppo non vincolato ad un territorio”.
“A me però piace però ricordare anche l’opposto – ha sottolineato Agnelli – E cioè che quando andiamo in Europa, si parla di Juventus Turin. Dunque per noi è importante è portare più in alto possibile il nome della nostra società che è comunque legato al nome della città”.
Agnelli ha quindi ricordato le iniziative che è stato possibile realizzare soltanto grazie alla sinergia con la pubblica amministrazione. “Siamo la prima società in Italia ad aver costruito uno stadio di proprietà, e questo grazie anche all’impegno della città, dell’amministrazione, dei funzionari. – ha ammesso il presidente bianconero – Un rapporto forte, che continuerà col progetto della Continassa, che ci porterà ad avere un polo di eccellenza accanto allo stadio, dove vorremmo trasferire la sede e il centro di allenamento dei giovani”.
Per il Comune a parlare è stato invece il sindaco Piero Fassino, che ha ricevuto una maglia della Juve autografata con il numero 2, a sottolineare il numero di scudetti vinti da quando lui è diventato primo cittadino di Torino.
“Grazie da parte della città di Torino perchè il vostro successo è in primo luogo della squadra, di chi ha dedicato passione, sacrifici, professionalità, ma anche della città. La Juve è l’immagine di Torino nel mondo. – ha detto il primo cittadino torinese – Siamo felici del vostro risultato che consolida il primato di scudetti vinti in Italia, consolida il vostro primato nel calcio italiano e consolida la speranza che altri ne seguano, a partire dalla Champions”.