Pagelle Juventus
Editoriale Juventus – Agnelli, guai a farsi scappare Conte
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12 anni agoon
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RedazioneCè del marcio in bianconero oppure no? Tensione tra Antonio Conte ed Andrea Agnelli oppure sensazionalismo da carta stampata? Difficile dirlo. I fatti sono sotto gli occhi di tutti. Il Presidente della Juventus ha detto che non esistono problemi con il tecnico pugliese, il quale gli avrebbe chiesto maggiori certezze che, però, nessuno può dare, se non nella direzione della voglia di vincere, sempre presente dalle parti di Galileo Ferraris. Lo stesso Conte, interpellato al riguardo, ha quindi dichiarato che, prima di rilasciare eventuali dichiarazioni, avrebbe voluto verificare per bene quanto detto da Agnelli. Reazioni del tecnico pugliese, finora, non ne abbiamo registrate. Quiete da serenità, o silenzio assordante da ira funesta? Difficile ad oggi dirlo, difficile capire se tra i due vi sia reale unione di intenti o se, come alcuni dicono, Conte esiga maggior potere in fase di mercato, a discapito di Marotta con il quale, secondo alcune correnti di pensiero, non avrebbe legato granchè.
Ad ogni modo, in mezzo a tutti questi dubbi, una sola è la certezza: la Juventus non può e non deve assolutamente lasciarsi scappare Antonio Conte. Andrea Agnelli non se lo può permettere. E stato lui a volere il tecnico pugliese alla guida della squadra, e adesso deve continuare su questa strada, imperterrito. E se ciò, come si dice, dovrebbe presupporre la concessione di maggior potere decisionale sui trasferimenti (sia in entrata che in uscita) all’allenatore della rinascita, è giusto che gli venga accordato. Il vero artefice dei successi della Juventus è, prima di chiunque altro (ben prima anche di Marotta), di Antonio Conte. Del resto, lo stesso Agnelli ha più volte auspicato che Conte diventi il nuovo Ferguson. E Ferguson stesso ha costruito la sua carriera anche sulle quasi sempre lungimiranti scelte adoperate sul mercato. Insomma, Conte può assolutamente avere un ruolo ancora più centrale in questa Juventus, con Marotta che, nel caso, dovrà limitarsi a compiti da soldatino: per la serie “il tecnico comanda, il dg esegue”. Sarebbe un’operazione decisiva, questa, per puntare ancora più in alto. Aumenterebbero ancora di più le sue già enormi motivazioni (con conseguenti benefici per i calciatori), triplicherebbe la sua voglia di vincere, e non si troverebbe in squadra elementi a lui non particolarmente graditi, come Bendtner ed Anelka. Può sembrare poco, ma non lo è affatto. Piaccia o no, non c’è Juventus senza Conte
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