Milan-Roma 0-0: un punto per uno non va bene a nessuno

Pareggio senza reti a San Siro tra Milan e Roma, partita segnata dall’agonismo eccessivo che ha fruttato le espulsioni di Muntari e Totti, oltre a 9 ammonizioni distribuite tra entrambe le squadre. Eppure la partita era iniziata all’insegna del bel calcio, con parecchie occasioni da ambo le parti che hanno esaltato i riflessi dei due portieri, ottimi questa sera, Abbiati e Lobont. Molti capovolgimenti di fronte che portano le sue squadre a cercare il gol del vantaggio per coronare i rispettivi obiettivi: al Milan servono punti per l’aritmetica qualificazione in Champions, la Roma cerca di aggrapparsi alle ultime speranze di Europa League senza dover passare necessariamente dalla vittoria della Coppa Italia. 

La partita è intensa: ritmi alti e molto agonismo in campo. Forse troppo per Sulley Muntari, centrocampista ghanese del Milan espulso per aver letteralmente “placcato” l’arbitro Rocchi, impedendogli di ammonire Balotelli con una vistosa trattenuta al braccio del direttore di gara. Grave ingenuità del centrocampista rossonero, che potrebbe pregiudicare il finale di stagione del Milan.

Giallo in apertura di secondo tempo: l’arbitro Rocchi, dopo aver sentito cori razzisti destinati a Balotelli provenienti dal settore occupato dai tifosi romanisti, decide di sospendere la gara. Due minuti dopo, il gioco è ripreso regolarmente. Si tratta del primo caso di sospensione di una partita ufficiale a causa di atteggiamenti razzisti in Italia. Un altro primato di cui avremmo fatto volentieri a meno.

Il Milan, nonostante l’inferiorità numerica, tiene bene il campo ed è attento ai contropiedi giallorossi, sempre pericolosi con il tridente Totti, Osvaldo, Lamela. Poi fioccano i cartellini, gialli e rossi: nel finale di gara Totti viene prima ammonito per aver sottratto la palla ad Abbiati in procinto di rinviare, e poi espulso per una manata ad un avversario. Si riprende 10 contro 10; il recupero è robusto a causa delle tante (troppe) interruzioni nei 90′, ed entrambe le squadre provano fino all’ultimo a portare a casa la posta in palio. Ma non succede nulla di concreto; le compagini devono accontentarsi di un punto che non serve a nessuna delle due, e devono fare bottino pieno nell’ultima giornata per provare a conquistare i rispettivi obiettivi.