Amarcord
Colantuono: “Il vero segreto della Juventus è la difesa”
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12 anni agoon
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RedazioneAlla vigilia del match contro la Juventus, durante la conferenza stampa del pre-partita il tecnico atalantino Stefano Colantuono spiega quello che secondo lui costituisce il vero segreto dei bianconeri divenuti la scorsa domenica per la seconda volta consecutiva campioni d’Italia: “Il vero segreto della Juve e’ la difesa. Quei tre la’ dietro, insieme a Buffon, consentono a chi sta davanti di azzardare anche giocate rischiose, tanto poi ci sono loro a proteggerli “.
In realtà è questo robusto senso della collettività creata da Antonio Conte, leader indiscusso e artefice principale della rinascita juventina, ad esaltare Colantuono che prosegue: “In questi due anni la Juve ha saputo coniugare qualita’ e capacita’ di sacrificarsi, dote questa che non sempre appartiene alle grandi squadre. Hanno la mentalita’ giusta e questo e’ soprattutto merito di Conte, capace di portare il club a due titoli consecutivi dopo alcune stagioni non esaltanti. In questi due anni i bianconeri mi hanno molto impressionato per quello che sono riusciti a fare: sono i piu’ forti in Italia e credo che con qualche aggiustamento potranno fare piu’ strada anche in Champions “.
Alla domanda “Come si fa a fermare questa Juventus ancora affamata di vittorie?” Colantuono risponde senza esitazioni: “Occorre un’Atalanta perfetta. E magari nemmeno bastera’ – sottolinea – quel che e’ certo e’ che non dovremo ripetere gli errori di Parma. Dobbiamo esser capaci di cogliere gli attimi favorevoli che le partite presentano: se non riesci a capitalizzare le occasioni poi prendi gol e perdi. Come e’ successo al Tardini “.
Dovrebbe essere un’Atalanta ammazza-Juve quella di mercoledì sera all’Atleti Azzurri d’Italia, una squadra che ha più motivazioni ormai di una Juventus solo apparentemente appagata, 2 punti per l’aritmetica di una salvezza che per i bergamaschi vale quasi come uno scudetto. “Mancano due punti, senza la penalizzazione saremmo gia’ in vacanza. Dobbiamo conquistarli piu’ in fretta possibile, senza stare troppo a guardare cosa faranno gli altri. Poi ovviamente l’orecchio a fine gara andra’ a Palermo “.