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Roi Michel, una grandeur lunga 40 anni
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12 anni agoon
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RedazioneIl 2 maggio 1973, Michel Platini debuttava ufficialmente nel grande calcio. 4 decenni di magie e sberleffi nel segno del football champagne.
Sarebbe stata una gara come tante altre, in quel campionato francese che si avviava lentamente alla conclusione. Era il 2 maggio 1973 e allo stadio Marcel-Picot i padroni di casa del Nancy avevano avuto la meglio sui rivali del Nîmes per 2-1. Sarebbe stata una gara come tante, già, se quel mercoledì di primavera non avesse esordito con la casacca del Nancy un ragazzino di neanche 18 anni, magro e riccioluto, il cui cognome tradiva le lontane origini italiane della sua famiglia.
Iniziò da lì la lunga avventura calcistica di Michel Platini. Un romanzo passato attraverso i primi prodigi con quel modesto club della Lorena e proseguito poi con il Saint-Étienne, la compagine più famosa di Francia, e le avventure mondiali con la Nazionale Bleu. E poi lei, la Juventus, dove Michel divenne Le Roi, un matrimonio di gioie (tante, dalla Coppa Intercontinentale di Tokyo ’85 ai Palloni d’Oro, ai titoli di capocannoniere), ma anche di dolori (uno su tutti: l’Heysel).
Un legame che, forse, non si è mai spezzato. Nemmeno quando, a soli 32 anni, Michel appese gli scarpini al chiodo per diventare commissario tecnico della sua Nazionale, oppure quando, da potente Richelieu, prese in mano le redini del calcio europeo salendo sul trono della UEFA. Saranno soprattutto i tifosi juventini, oggi, a ricordare questo anniversario, ringraziando per l’ennesima volta gli dei del calcio per aver inviato laggiù uno dei loro più illustri messia.
Luca Gandini