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Editoriale Champions League – La caduta di Josè Mourinho
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12 anni agoon
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RedazioneOra che del Real Madrid galactico resta soltanto la cenere, linterrogativo più grande investe Josè Mourinho: quale squadra allenerà la prossima stagione? Lo stesso portoghese ci ha tenuto a ribadire non lInter, ma ci tornerò un giorno. E come dargli torto. Depennati i nerazzurri, sono ben pochi i clubs in grado di pagare il bizzoso tecnico di Setubal: il Chelsea che Roman Abramovi? vuole resuscitare come laraba fenice dimenticandosi forse che il sacro uccello non ritornava in vita coi petroldollari, il Paris Saint-Germain degli sceicchi qatariani che vogliono sbarazzarsi di Carletto Ancelotti (in molti ipotizzano una staffetta con Mou) oppure i cugini padroni del Manchester City, sul piede di guerra con Roberto Mancini.
Povero Mourinho, sarebbe meglio dirlo in senso lato e a bassa voce di questi tempi giacché la buona uscita del club madrileno sarà da capogiro. Tutti lo vogliono ma nessuno se lo prende, neppure la vecchia fidanzata Champions League, vinta due volte con due squadre diverse, lo ama più: estromesso dalle semifinali senza diritto di replica dallemergente Borussia Dortmund, impallinato da quel diavolo di Robert Lewandowski che ora tutti rivendicano in un passato più o meno remoto. Il Real Madrid ce lha messa tutta per credere alla remuntada ma i suoi blancos si sono fermati ai goals di Benzema e Sergio Ramos, estasi pura per gli amanti del calcio.
Se non andrò a Wembley sarà la mia disfatta ha detto lex tecnico interista alla vigilia di questa sfida. Jürgen Klopp andrà a giocarsi una finale Champions con la consapevolezza di aver fra le mani una squadra con tanti piccoli fenomeni: stazionerà a Londra per qualche giorno, tornerà a casa con la Henkelpotts (la Coppa dai grandi manici, come dicono i tedeschi) oppure con la loser medal al collo. Mourinho, probabilmente, stazionerà a Londra per più tempo.
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