I Collovoti
Punto del Collo Balotelli picchiato? Operazione mediatica
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12 anni agoon
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RedazioneNello sfogliare i giornali questa mattina sono rimasto abbastanza sorpreso nel leggere opinioni anche autorevoli esprimersi a favore di quello che viene considerato il caso del giorno. Cioè il Balotelli vessato dai bruti difensori del nostro campionato. Cattivi, rudi, al limite della violenza. Ovviamente sono sarcastico.
Se i difensori di oggi sono così prepotenti, che dire delle marcature dei miei tempi? Io ero un centrale considerato tutto sommato atipico, non il classico stopper picchiatore, ma anche io marcavo a uomo e mi appiccicavo al mio avversario, togliendogli il respiro. E, alloccorrenza, si entrava anche decisi, senza troppi complimenti: si cercava sempre il pallone, ovviamente, ma a volta capitava di non trovarlo. Ci si rialzava, ci si stringeva la mano e si continuava a giocare. Subito, non dopo 10 di proteste
La differenza è che una volta si vedevano attaccanti che accettavano la sfida: nel calcio si prendono e si danno, si diceva. Ora, invece, si prendono, si danno, ma lattaccante non smette un attimo di protestare e reclamare, chiedere lammonizione per lavversario e, poi, magari, appena entrato in area, cercare furbescamente il rigore, tuffandosi in carpiato al minimo sfioramento. Ogni riferimento alla gara di domenica non è puramente casuale.
Non discuto le qualità di Balotelli, ma per essere fuoriclasse e fare il definitivo salto di qualità, dovrebbe smetterla di sceneggiare ogni minimo contatto. Chi lo conosce bene, poi, mi racconta che è sempre stato così, fin dalle giovanili, è il suo modo di essere: la sensazione è che spesso non aspetti altro per finire per terra e segnare una tacca sulla sua cintura, sperando che alla terza larbitro ci caschi e ammonisca il suo avversario.
A Mario farei vedere le marcature del passato su Zico o Maradona, facendogli notare che prima di riuscire a buttarli giù, ce ne voleva. E come loro Gigi Riva, Boninsegna, Bettega, tutta gente che accettava la sfida: una sfida anche dura, da uomini veri, ma sempre leale. Senza andare troppo lontano, ricordo la battaglia agonistica tra Chiellini e Cavani nellultimo Napoli-Juventus, una battaglia daltri tempi appunto non meno spettacolare di un gol in acrobazia. Mario impari ad accettarle con dignità e senza opportunismo, si guadagnerà la stima di tutto il movimento.