Pagelle Juventus
Editoriale Palermo – Avanti così
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12 anni agoon
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RedazioneSe il campionato finisse oggi, il Palermo sarebbe salvo. La classifica avulsa, lo premia. Per una squadra che giusto un mese fa era praticamente spacciata, se non è un miracolo poco ci manca. Domenica cè la Juve e difficilmente riuscirà a mantenere la posizione, col Genoa che avrà un incontro agevolissimo col già virtualmente retrocesso Pescara. Pensare che i bianconeri regalino il punticino per far partecipare i rosanero alla festa dello scudetto attirandosi critiche da ogni dove, è pura follia. Comunque, godiamoci il momento.
Il Palermo ha meritato la vittoria a fronte di unInter incerottata, zeppa di riserve, con primavera subentrati, incapace di incidere e che ha persino perso per un grave infortunio il capitano di mille battaglie Zanetti (lesione del tendine: carriera a rischio). La sua pochezza in avanti ha lasciato inoperoso Sorrentino e poco impegnata la difesa. Soltanto i patemi per alcune scelte dellarbitro Orsato a sfavore dellundici di casa, francamente cervellotiche, a cavallo del 20 della ripresa, hanno fatto sorgere fantasmi di favoritismi e sudditanza tra i sostenitori generando ansietà. Lespulsione di Sannino troppo agitato ci può stare, quella del mite Perinetti meno, altre minacciate alla panchina meno ancora. Prima un fallo di mano solare in barriera, da rigore e lincomprensibile ammonizione a Miccoli nellazione del gol (proteste o simulazione su una rete concessa? Boh) avevano lasciato perplessi. Poi una serie di falli invertiti e laltrettanto severa ammonizione ad Hernandez, colpevole di chiedere urbanamente il corner su una prodezza di Handanovic, sono apparsi ai più, a voler pensar male, strumentali. E la prima volta che critico un arbitro questanno e lo faccio solo perché ininfluente alla fine (suo malgrado: commentano i maliziosi).
Ad ogni modo, la risalita del Palermo è targata soprattutto Ilicic. Lo sloveno segna da cinque partite, trascina i compagni, inventa corre e tampona, sintende a meraviglia con latro unico campione in organico, Miccoli, che a dispetto di quanto dicono gli addetti ai lavori in casa rosanero, fautori della sostituzione programmata, dimostra di avere nella testa e nelle gambe persino (quasi) i 90. Della ritrovata vena beneficia Sannino e ne siamo tutti felicissimi. Il tecnico è finalmente riuscito a farsi intendere dalla squadra. Pare. Il Sannino attuale non ha nulla a che vedere con quello della prima esperienza. E non solo per i risultati. Lantico, dopo due mesi tra ritiro, amichevoli e partite (perse per 3-0 nel nulla più assoluto) aveva in pratica gettato la spugna lui per primo arrendendosi smarrito come chi è capitato in un gioco più grande di lui.
E opportuno ricordarlo a chi ha scarsa memoria. Per onor di verità e non per sminuirne i (giusti) meriti. Cozzava con Miccoli regolarmente (ora lo incensa), scaricava Donati, ignorava Rios, non coccolava Ilicic, insisteva su giocatori ancora acerbi, non riusciva a connettersi con lo spogliatoio e i senatori con cui ora sembra filare damore e daccordo (nellunità dintenti centra qualcosa il superpremio salvezza? Malignità ). E, cosa importantissima, impiegava un modulo diverso ed inadatto allorganico. Rientrando ha trovato gente nuova, come Sorrentino, e giovani migliorati (non lo si dimentichi, però: sulla pelle della squadra!), perdendo i suoi pupilli Brienza e Giorgi. Quindi, onore a lui, ma soprattutto per avere utilizzato il tempo in cui è stato fuori per rivedere certe posizioni ed atteggiamenti, riflettere e trovare soluzioni rivelatesi azzeccate. Approfittando paradossalmente, ma neanche poi tanto, della drammaticità di una situazione che lha in pratica sgravato dalle responsabilità sotto le quali era a inizio campionato franato.
Non avendo molto da perdere e in qualche modo ignorato ha finalmente dato il meglio di sé. In questo, tanto di cappello. Poi si sa, la fortuna gira, e in questo momento al Palermo vanno bene cose che prima non andavano. Lauspicio è che duri. Anche perché il conto con la buona sorte è ancora in credito. Speriamo dincassare il saldo a fine stagione.
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