Pallonate
Non solo Mbappé: quando il dischetto è maledetto!
Published
3 anni agoon
By
RedazioneNon solo Mbappé: a volte il dischetto si rivela maledetto anche per i più grandi… Nessuno del resto è infallibile!
1) Messi
Se non è una maledizione quella di Leo Messi in Nazionale, poco ci manca… Capace di vincere tutto in maglia blaugrana, il fuoriclasse argentino non è mai riuscito ad alzare al cielo un trofeo con la Selecciòn albiceleste! Così, dopo le delusioni ai Mondiali 2014 e nella Copa America 2015, Lionel è quasi convinto che non possa accadergli ancora di vedersi sfumare sul più bello il tanto agognato trionfo con la rappresentativa del suo Paese, ma invece… Il Diez argentino piomba di nuovo nel dramma del fallimento quando si presenta sul dischetto nella lotteria dei rigori che assegnerà la Copa America del Centenario: pallone in curva e Cile campione!
2) Roby Baggio
Non stava bene Roberto Baggio in quell’afoso pomeriggio di luglio a Pasadena: quella finale il Divin Codino la giocò con una vistosa fasciatura alla coscia destra e col senno di poi, facile a dirsi oggi, non avrebbe dovuto giocarla… Un’unica innocua conclusione verso la porta di Taffarel in 120’ per il numero 10 azzurro, poi la lotteria dei rigori: quando Roby si presenta sul dischetto per calciare il penalty decisivo, tutta l’Italia è convinta che non fallirà, mentre tutto il Brasile spera che sbagli… Il pallone sfila alto sopra la traversa e si perde sugli spalti del Rose Bowl: Baggio, in lacrime, si dispera. Il sogno si è trasformato di colpo in un incubo che tornerà ogni notte a tormentarlo, ancora oggi, a distanza di ventisette anni…
3) Shevchenko
Chi di rigore ferisce, di rigore perisce… Lo ha imparato a proprie spese e se ne ricorda ancora oggi, Andrij Shevchenko, che regala al Milan la Champions 2003 trasformando il penalty decisivo ai danni della Juventus, ma due anni più tardi condanna il Diavolo a Istanbul abboccando all’amo del portiere ballerino Dudek, abile a distrarre l’ucraino, che dal dischetto questa volta sbaglia, consegnando la coppa al Liverpool!
4) Robben
Finale di Champions 2012, Bayern Monaco e Chelsea si sfidano per il massimo alloro europeo: i bavaresi quella partita hanno il privilegio di giocarla in casa, davanti al loro pubblico, e quando Müller trova il gol del vantaggio a 7’ dalla fine, sembra fatta davvero… Quando di minuti al termine ne mancano soltanto 2, però, Drogba gela i tifosi tedeschi, ormai certi di aver vinto! Tutto da rifare, si va ai supplementari: il Dio del calcio sembra strizzare l’occhio al Bayern quando Drogba sgambetta ingenuamente Robben in area e l’olandese si presenta sul dischetto: potrebbe essere il gol-vittoria, ma il numero 10 bavarese si fa ipnotizzare da Chech, che neutralizza il penalty che avrebbe quasi certamente condannato il Chelsea alla sconfitta… Quell’errore invece condannerà i tedeschi, che oltre al danno subiranno anche la beffa di guardare gli avversari alzare la coppa nel loro cielo!
5) Terry
La finale di Champions del 2008 è passata alla storia come la partita che durò due giorni: cominciata mercoledì 21 maggio 2008, si concluse giovedì 22 per via del fuso orario russo… I tempi regolamentari terminano sul risultato di 1-1 e non bastano i supplementari per spezzare l’equilibrio: la coppa si assegnerà quindi ai calci di rigore… Dopo l’errore di Cristiano Ronaldo per lo United, il capitano dei Blues, John Terry, ha la possibilità di regalare il trofeo ai suoi, ma al momento di calciare, scivola maldestramente sul dischetto e il pallone finisce sul palo a Van Der Sar battuto… I Red Devils tornano in corsa e la spuntano grazie ad un altro errore del Chelsea, quello decisivo di Anelka!
You may like
IPSE DIXIT – Meazza e i portieri cretini…
Anche attori e attrici hanno la loro squadra del cuore
Avevano le valigie in mano, ma poi…
Una favola in Premier: dall’Iran alla Terra di Albione
Milan-Juve story, dal tacco di Bettega al siluro di Tevez… Passando per il (non) gol di Muntari
Milan-Juve story, dal tacco di Bettega al siluro di Tevez… Passando per il (non) gol di Muntari