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Editoriale Roma – Quando i 5 stelle non funzionano nel calcio
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12 anni agoon
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RedazioneMentre in questi giorni ad essere sotto la lente dingrandimento sono le sorti politiche del nostro Paese, i 5 stelle, o meglio, le 5 stelle sembrano non andare di moda sul campo di calcio, quello dove gioca la Roma di Andreazzoli.
Assodato che nellultima partita di campionato contro il Pescara di vere stelle in campo ce nera solo una (tale Francesco Totti) e altre tre, forse, lo saranno (Lamela, Destro e Nico Lopez), il successore di Zdenek Zeman ha tentato di far rimpiangere una vecchia conoscenza dei tifosi della Roma, Carlos Bianchi.
Era un Roma-Sampdoria quando lallenatore argentino, nel disperato tentativo di rimontare una partita, inserì in campo un numero spropositato di attaccanti, 4, il più folcloristico era senza dubbio il colored svedese Martin Dahlin.
Andreazzoli, domenica scorsa, è riuscito invece a superare questo piccolo record (negativo): 5 attaccanti in campo alla ricerca di una vittoria contro il modestissimo Pescara.
È solo lultima scelta tattica che ha lasciato un po perplessi chi si aspettava un Andreazzoli in grado di poter salvare dal fallimento la seconda stagione consecutiva degli americani. Lo storico vice-allenatore di Spalletti, e uomo di fiducia della società, è riuscito sì a riportare una certa serenità nellambiente giallorosso, portando a casa qualche vittoria importante, facendo pensare anche solo per un attimo ad una sua eventuale riconferma per la prossima stagione.
Prima delle 5 punte schierate domenica scorsa, altre perplessità erano nate a Genova da un Lamela costretto a fare la diagonale difensiva perché relegato come unico uomo di fascia sulla destra.
Insomma, oltre a non perdere occasione di ricordare la ricostruzione fatta sul piano morale dello spogliatoio, riportando la normalità in un ambiente giallorosso stressato dalleffetto Zeman bis, lallenatore di Massa non ha fatto molto di più al momento perché cè ancora una qualificazione in Europa da raggiungere e una finale da vincere.
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