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Editoriale Ciclismo – MTN-Qhubeka, la forza dellAfrica
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12 anni agoon
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RedazioneLa MTN-Qhubeka è entrata nella storia del ciclismo qualche mese fa. Si tratta della prima squadra africana di ciclismo professionale, una rarità assoluta nel settore. Il 2007 è stato lanno del debutto, sei anni dopo è arrivato il riconoscimento dellUCI Professional Continental Team, il secondo grado di autenticazione del mondo delle due ruote. Prima delle vittorie e del professionismo la MTN antepone unidea dal grande spessore umanitario, quello di far sviluppare il continente più povero del globo. Come ci potranno riuscire?
Il primo Stato a beneficiare di questa iniziativa è il Sud Africa: dodici milioni di bambini che vivono nelle townships più disagiate non possono avere a disposizione i mezzi di trasporto per poter accedere alle scuole, site nelle grandi città. Così questi piccoli angeli sono costretti a dover attraversare chilometri e chilometri di strade sterrare – i ben informati parlano persino di due ore di tragitto – per ricevere unistruzione. A portare un minimo di pace in questi territori ci pensa la Qhubeka (associazione volontaria no-profit che in lingua nguni è traducibile in progresso) con un progetto coinvolgente: coloro che collaborano a ridurre la piaga sociale della spazzatura smaltendone almeno 60 sacchi, i più meritevoli, avranno in regalo una bicicletta.
In questo modo la qualità della vita migliora, i ragazzi possono fuggire più rapidamente dai pericoli che quelle cattive strade portano con sé. A volte una bici può salvare la vita, sembra un concetto banale e assurdo per noi ma non è così in Sud Africa. Alla Qhubeka si è aggiunta recentemente la MTN, una delle compagnie telefoniche più importanti di tutto il paese: grazie a lei sono arrivati i fondi necessari per distribuire oltre 40mila biciclette in poco meno di dieci anni, altrettante ne verranno distribuite entro la fine dellanno.
Solidale ma anche autoctona e vincente. La MTN-Qhubeka è composta per la maggioranza da soli ciclisti africani (tre eritrei, un etiope, nove sud-africani, un ruandese, un algerino) fra cui spicca per bravura il tedesco Gerald Ciolek – vincitore dellultima Milano-Sanremo – ed un italiano, Kristian Sbaragli. I colori sociali non potevano che essere il nero ed il giallo, il sole che cuoce quelle terre. La forza nelle gambe dei corridori della MTN è la forza di un continente intero.
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