Mercato story
Cerci in bilico tra Toro e Fiorentina
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12 anni agoon
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RedazioneQuand’era giovane lo chiamavano l’Henry di Valmontone; sicura promessa della primavera romanista, Alessio Cerci è uno di quei talenti che, probabilmente, non ha raccolto, nel corso della carriera sportiva, tutto quello che ci si sarebbe aspettati da lui. Forse a causa di un carattere un po’ bizzoso, forse a causa delle motivazioni venute via via a mancare, fatto sta che il talento cristallino racchiuso nei piedi del giovane Alessio ha sempre faticato ad esplodere in maniera definitiva. Ma, tra tutti gli allenatori, solo uno è riuscito a tirare fuori il meglio da Cerci, guidandolo fino alla convocazione in nazionale: Gianpiero Ventura, già allenatore di Cerci ai tempi di Pisa, che lo ha voluto con sé anche nell’esperienza piemontese.
A Torino Cerci è arrivato, come botto del calciomercato estivo, con la formula della comproprietà: i granata hanno rilevato metà del cartelino dalla Fiorentina per una cifra vicina ai 2,5 milioni di euro, sicuri di trovare un accordo per il riscatto a fine stagione. Peccato però che, nel frattempo, le buone prestazioni del calciatore, sia con il proprio club che con la nazionale, abbiano fatto lievitare il prezzo: ora la Fiorentina chiede 5 milioni per la seconda metà.
Cifra idubbiamente alta, che richiederebbe un sacrificio importante per la società di Urbano Cairo; la trattativa tra il d.s. Petrachi e il pari ruolo viola Pradé è gia partita e, visti i cordiali rapporti esistenti tra i club, potrebbe anche risolversi con una stretta di mano.
Ma, a complicare il tutto, ci si è messo Vincenzo Montella: l’allenatore viola si sarebbe innamorato del talento di Cerci e starebbe quindi pensando di riportare il giocatore alla base e riprovare il difficile inserimento vissuto a Firenze nella scorsa stagione.
Il futuro di Alessio Cerci, ad oggi, è un rebus; il rischio, che entrambe le società vorrebbero scongiurare, potrebbe essere quello delle buste per risolvere la comproprietà. Gli uomini mercato di Torino e Fiorentina stanno già lavorando per evitare l’ipotesi, mettendo sul piatto alternative e contanti per raffreddare gli animi. L’unica cosa certa, è che per Cerci sarà una primavera caldissima.
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